

sotto-caporale. Alle nuove Guardie della città
esse dovettero essere certamente ridotte poiché
erano affidati, come appare chiaramente dal docu-
troviamo che nel 1814, con «Ordinato» dell’8
mento riprodotto, compiti ben precisi e ben deli-
luglio, ne vennero nominate altre dodici, in ag-
mitati.
giunta alle sei superstiti. Esse furono portate così
Le competenze furono fissate in 18 soldi al
a 18, come erano nel 1800.
giorno per le guardie, 28 per il sotto-caporale e
Con « Regio Biglietto » del 9 gennaio 1829 Carlo
38 per il caporale, oltre all’alloggio in comune.
Felice, riorganizzando l’importante Ufficio del Vi
li vestiario, le cure mediche ed i medicinali erano,
cariato aumentò la paga delle Guardie, ne modi-
anche questa volta, a carico della Città.
fico leggermente i quadri creando un nuovo posto
Assai incerta appare la sorte delle Guardie civiche
di « caporale », ma non alterò menomamente la
durante il tempo della dominazione francese;
forza totale del « Corpo ».
LE " G U A R D I E C I V I C H E , , S O T T O L’AMM I N I S T R A Z I O N E MUN I C I PALE
Promulgato lo Statuto, attuato il riordinamento
amministrativo del Regno, l’amministrazione mu
nicipale si preoccupò di migliorare i propri ser
vizi di polizia.
Poiché un Regio regolamento del i° sett. 1849
sanzionava alla Città di Torino il diritto di scegliere
fra i sotto ufficiali del R. Esercito le sue Guardie
civiche, queste, con deliberazione del Consiglio
Comunale del 24 aprile 1849. furono portate da
26 a 40. I sottufficiali prescelti facevano passaggio
al Corpo delle Guardie civiche per disposizione
ministeriale ed erano rimandati ai Corpi di ori
gine se erano riconosciuti non atti al servizio o se,
assunti, si rendevano colpevoli di indisciplina.
La Città conservò questo diritto per quasi un
triennio, cioè a tutto il 1851. Coloro che, prove
nienti dalle varie armi del R. Esercito, rimasero
nel Corpo dopo tale data, ebbero computato nella
pensione anche il tempo del servizio militare.
Preoccupandosi giustamente della efficienza e
della importanza sempre maggiore delle Guardie
civiche nella succitata deliberazione del 24 aprile
1849, il Consiglio Comunale stabiliva che le
Guardie civiche dovessero dipendere da un capo
rivestito d’un grado militare. Il primo di ottobre
dello stesso anno fu perciò nominato il primo
Ufficiale comandante del Corpo nella persona del
signor Pietro Guerci, proveniente dai marescialli
d’Alloggio dei RR. CC. e nominato Sottotenente
con decreto reale.
Fino alla creazione di questo grado aveva tenuto
il posto di Sergente capo delle Guardie civiche
Gaspare Gianotti, nato nel 1786. il quale aveva
ottenuto tale
carica
per aver preso parte
a
tutte
le campagne di guerra combattute negli anni
1803
,
1804
,
1805
,
1806
,
1
P
07
,
1808
.
1809
e dopo es
sere divenuto caporale nell’esercito imperiale.
In obbedienza ai nuovi ordinamenti politici ed
amministrativi, a fianco del Corpo delle Guardie
civiche venne organizzato anche un Corpo di
«Guardie Rurali o Campestri », il quale si com
poneva, inizialmente, di sette persone. Nel 1849
il Consiglio Comunale portò le Guardie rurali da
7 a 12 e creò un altro corpo di agenti municipali
ai quali diede il nome di «Cantonieri » o «Guardie
di Sezione». Erano 15 uomini, cui era affidato
l’incarico di sorvegliare e provvedere affinchè i
vari servizi pubblici fossero esattamente eseguiti.
Questo Corpo, che accoglieva quasi tutti i prove
nienti dal cessato Corpo degli ♦Arcieri * i quali
godevano poca stima fra la popolazione, fu sop
presso il 20 febbraio del 1851, ed i servizi fino allora
da esso svolti furono affidati alle Guardie civiche,
il cui Corpo disciplinato e governato militarmente
dava un sicuro affidamento e godeva quindi le
generali simpatie.
Nel 1852 cessò per la Città di Torino il privi
legio di trarre le sue Guardie dai sottufficiali del
R. Esercito ed essendo aumentate con la soppres
sione dei «Cantonieri *le incombenze delle Guardie
municipali, si rese necessario un nuovo regola
mento per la nuova forma di reclutamento che,
forzatamente, la Città doveva adottare.
Il progetto di esso fu presentato, discusso ed
approvato dal Consiglio nella seduta del 15 luglio
1852. La forza del Corpo era portata da 40 a 67
e cioè:
1
Ufficiale comandante; 1 Sergente; 5 Caporal
60 Guardie.
Nel
1550
la Giunu riorganizzò tì xivu ju òcllc
Guardie rurali o campestri, disciplinandole con
un nuovo regolamento, che portava il numero degli
l i