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Convinto che la ragione della mancata affluenza

e dell’abbandono del posto nel Corpo delle Guardie

di Torino risiedesse appunto nel divieto di con­

trarre matrimonio, propose alla Civica Amministra­

zione di rimediare al male. Ed il Consiglio Comu­

nale, entrato pienamente in quest’ordine di idee,

decretò, dal i° gennaio 1871, l’abolizione totale

dell’obbligo del celibato nelle guardie municipali.

Due anni dopo lo stesso Assessore Corrado Noli,

ringraziando il Consiglio per gli elogi che si erano

tributati al servizio delle Guardie municipali, si

diceva lieto di constatare che se prima era diffi­

cile avere al completo i quadri del Corpo, dopo la

concessione del matrimonio non solo il personale

trovavasi al completo, ma vi erano molte domande

di nuovi aspiranti che rimanevano insoddisfatte.

Altra norma limitativa di una certa personale

libertà era la mensa in comune tra gli individui

del Corpo: l’istituzione datante da secoli fu sempre

rigorosamente mantenuta, fino al 1870, e per quelli

che non vi intervenivano erano sanzionate pene

severe, essendo ciò ritenuto come grave mancanza

di disciplina.

La riunione degli uomini per la mensa, anche di

quelli che negli ultimi anni venivano dalle più

lontane Sezioni, aveva luogo due volte al giorno

in appositi locali della Caserma centrale nel Civico

Palazzo.

Nella primavera del 1870 la Giunta municipale

iniziò un principio di decentramento, istituendo

le cucine nelle singole Sezioni; ma ciò non bastò

a rendere soddisfatti gli Agenti e si dovette addi­

venire poco dopo al provvedimento più radicale:

all’abolizione cioè della mensa in comune che si

manifestava logica ed inevitabile conseguenza della

concessione del matrimonio.

L’ultima

*

mensa comune * fu quella del 31 di­

cembre 1870.

Un tentativo di ripristino fatto nel 1880 fallì in

breve tempo.

Intanto la forza del Corpo che nel 1872 da 97

Agenti era stata portata a 133, continuava a cre­

scere e ad esso veniva affidata anche la sorveglianza

della necropoli.

Il Sindaco Conte Felice Rignon, deplorando gli

inconvenienti continui che si verificavano quasi

giornalmente al Cimitero senza che il personale

di custodia se ne fosse mai accorto, fece decretare

la soppressione dei sei posti di Guardia speciale

ed affidare la sorveglianza

del

mesto

recinto alle

Guardie

municipali

colle seguenti

lusinghiere

con­

siderazioni:

« Fare ritorno al sistema antico, che fece già

così buona prova, di destinare cioè in ogni giorno

alla custodia del Camposanto, un competente nu­

mero di Guardie municipali aumentandone però

il numero per non pregiudicare gli altri molti e

delicati servizi ai quali il Corpo attende con tanta

soddisfazione dell'Amministrazione ».

Nel 1874, colla creazione di una nuova Sezione

di polizia municipale a San Salvario, il Corpo delle

Guardie venne aumentato da 133 a 151.

Il 7 maggio 1879 il Consiglio Comunale approvò

un nuovo regolamento organico del Corpo, che

apportò radicalissime riforme nel Corpo degli agenti

il quale venne sciolto e ricostruito su altre basi.

Il nuovo organico comprendeva 224 Agenti così

ripartiti e classificati:

1 Ufficiale Comandante;

2 Marescialli, uno dei quali doveva essere il

contabile e l’altro fungere da vice-comandante;

7 Brigadieri;

14 Vice Brigadieri;

200 Guardie.

Lo stesso regolamento riorganizzava pure la po­

lizia rurale, creando le Sezioni localizzate nei mag­

giori centri abitati del contado e portando la

forza delle Guardie rurali a 51, compreso un Mare­

sciallo e 10 graduati minori con le stesse compe­

tenze assegnate al Corpo della polizia urbana.

• « #

L’uniforme portata dal Corpo delle Guardie mu­

nicipali fino al maggio del 1881 era incomoda, ma

ricca e molto militare.

Datava dal 1791, salvo leggere modificazioni

introdottevi nel

1848

.

Nel 1881 fu sostituita con un’altra studiata da

apposita Commissione, la quale intese creare un

figurino intermedio fra il « Policeman * di Londra

e l’«Agent de Police

»

di Bruxelles, adottando

una «biouse * a piegoni con cintura dello stesso

panno, che nel

1884

fu abolita e sostituita da una

tunichetta militare più comoda, più igienica, meno

costosa.

Il Consiglio Comunale, con sua Deliberazione

in data

7

novembre

1884

,

constatata la impossi­

bilità del Comandante di portare personalmente

ogni giorno la personale sua vigilanza sulle nume­

rose e più eccentriche Sezioni, creò gli Ispettori, che

• »

___ •

00

.

entrarono in luiizimic u«u auncs&ivu gcmuuvs iw j .

Due anni dopo i due servizi di polizia urbana e

di polizia rurale vennero fusi in uno solo, dò

n