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Ufficio Lavori Pubblici Municipale,
Carta Topografica del Territorio di
Torino Divisa in sette fogli
, [1879-98]. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.
La carta mette efficacemente in mostra la presenza di tre poli
distinti per il borgo di Lucento: il castello che rappresenta il luogo
primigenio di insediamento, di antica data (XIII secolo come im-
pianto del
Castrum
e poi feudo acquistato nel 1574 da Emanue-
le Filiberto), peraltro oggetto di notevoli trasformazioni e oggi
all’interno di un ampio comparto industriale; la parrocchiale (in-
dicata come
Parr. di Lucento
, con progetto di Amedeo di Castel-
lamonte dal 1654), attorno alla quale si addensa un piccolo nu-
cleo attestato sulla strada antica di Lucento (oggi via Verolengo),
diverticolo dalla
Strada Reale di Lanzo
, insediamento a carattere
di borgo, ma con vocazione eminentemente rurale; infine in cor-
rispondenza della scritta
Lucento
un gruppo di cascine di buona
consistenza. Contribuisce alla vocazione rurale dell’area il siste-
ma ben organizzato di bealere, dalla
Gora di Lucento
(della quale
si distinguono il vecchio e il nuovo tracciato, prossimo alla via di
collegamento al borgo), al
rivo del Marchese
, poco al di sopra
della parrocchiale, all’importante
canale della Ceronda
(realizza-
to tra il 1869 e il 1872), con vocazione tuttavia prevalentemente
industriale, che funge da ossatura per l’insediamento delle pri-
me manifatture e che appare nettamente leggibile come nuovo
taglio, simile alla
Gora o canale Santo Spirito, o della Commenda
a scopo più irriguo. La carta registra anche una revisione della
viabilità, che associa alla strada vecchia di Lucento già descritta
anche il tracciato della
Strada Nuova di Lucento
che parte dalla
parrocchiale e fa da contraltare alla
Strada vecchia della Veneria
.
Comune di Torino,
Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e
Sezioni di Censimento
, 1911. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.17.
L’operazione di censimento accorpa nella
Frazione N Lucento
sia il
borgo omonimo vero e proprio (indicato tuttavia come borgata),
sia la vicina borgata Ceronda, identificando tuttavia i due nuclei
come distinti e con una netta preminenza, in termini di densità
d’insediamento, per il borgo rispetto alla borgata. Questa premi-
nenza registra anche il ruolo trainante di Lucento da un punto di
vista industriale: se le prime filature di seta sono attestate sin dal
XVIII secolo, nel 1871 nell’area già del castello trova collocazione
la colonia agricola Bonafous, direttamente promossa dal Comu-
ne di Torino, mentre piccole manifatture si insediano lungo la be-
alera di Lucento e soprattutto presso il canale Ceronda. Appare
interessante l’indicazione sulla carta stessa della
via Verolengo
,
già con il suo nome attuale, che è stata indicata come direttrice
di attestamento del borgo.