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SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI
ELEMENTI OGGI INDIVIDUATI COME CARATTERIZZANTI
Il borgo manifesta un carattere fondamentalmente omogeneo, che pare potersi ascrivere alla presenza della Barriera di Casale
(barriera di primo ordine, quindi importante): tale barriera, fra Otto e Novecento, innesca un tipo di sviluppo urbano lineare lungo il
corso Casale che coinvolge e contamina il preesistente nucleo borghigiano e che porta alcuni elementi di decoro “civile” sulle facciate
degli edifici del borgo, per conferire un aspetto unitario alle varie parti della città.
Se partendo da piazza Borromini – che conserva una sua omogeneità, in parte relativa a un’edilizia di barriera e a un’edilizia
residenziale ai piedi della collina – si percorre corso Casale per andare verso la chiesa che dà il nome al borgo, si coglie un aspetto di
notevole omogeneità – che può diventare una sorta di cifra per la denotazione del borgo – pur nelle diverse opzioni stilistiche: tale
aspetto che riflette un’articolata dialettica di sobrio ornato – tipico dei luoghi urbani non centrali –, è inframmezzato da intrusioni
edilizie del secondo dopoguerra, che risultano più offensive che altrove, perché emergono in un contesto urbano di omogeneità
edilizia: dunque, la sobrietà dell’ornato uniforma qui l’immagine edilizia degli edifici di barriera e dei preesistenti edifici del borgo.
La parte verso il fiume, il viale Michelotti, è un percorso nel verde che appare di grande interesse, anche per il dialogo che instaura
con i retri di alcuni edifici. Interessanti differenze sono quelle che emergono da singoli fabbricati (per esempio, il Motovelodromo) o
da parti urbane con spiccato carattere di borgo (per esempio, qualche edificio di tipo bracciantile in via Cocconato, e il carattere di
via Albugnano, che è interrotta da una scala, e ha contrafforti di sostegno per il giardino di una casa) o, ancora, dalla scalea terminale
di via Casalborgone.
Fuori dal borgo, carattere specialissimo di nucleo omogeneo hanno le sedici piccole case, già denominate «Case Gilardi», costruite
nel primo Novecento, lungo il rivo Reaglie, vicino a corso Chieri.
Nell’individuazione di
Beni architettonici ambientali
(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,
l’ambito
Madonna del Pilone-Barriera di Casale
(entro l’odierna perimetrazione del Borgo Madonna del Pilone), è classificato «di
carattere ambientale con valore di bene» nel settore delimitato da corso Casale, piazzaMarco Aurelio, via Boccaccio, via Lomellina, via
Tonello, mentre il vicino settore a sud tra strada del Lauro, via Lomellina, via Castiglione, corso Sella, corso Gabetti, piazza Borromini,
corso Casale, era segnalato come «di interesse ambientale». Per entrambi si identificavano come connotazione qualificante la
«relazione con la fascia fluviale del Po» e i «legami con l’ecosistema collinare».
Analoga perimetrazione per il settore urbano veniva assunta dallo studio su
Qualità e valori
(1992) che ne inseriva il settore di
maggior pregio tra i «borghi extramuranei di antico impianto incorporati nella pianificazione ottocentesca» e l’altro settore tra gli
«insediamenti settoriali del primo periodo postunitario». L’ambito
Madonna del Pilone-Barriera di Casale
veniva quindi inserito nel
P.R.G. di Torino (1995) tra i «settori urbani di valore storico-ambientale» governati da una specifica normativa di tutela.
INFRASTRUTTURE
CORSI, STRADE E VIE PRINCIPALI
Corsi: Casale, Gabetti (già tratto del sedime della cinta daziaria del 1853),
Kossuth e Sella (sedime della cinta del 1912). Via Lomellina.
STRADE E VIE INTERNE (PRIVATE E NON)
Vie caratterizzanti: Albugnano, Casalborgone, Cocconato; viale Michelotti.
FIUMI, TORRENTI, RII, CANALI E BEALERE
Fiume Po.
AREE PUBBLICHE (PIAZZE, PIAZZALI, LARGHI E AREE VERDI)
Piazze: Borromini, Carrara, Cavalcanti, Gozzano, Hermada, Scipione l’Africano,
Toselli. Piazzale Marco Aurelio. Larghi Boccaccio, Tabacchi. Aree verdi: fascia
lungo il Po; aree alle pendici collinari.
EDILIZIA PER LA RESIDENZA
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Case di civile abitazione: in via Gassino
10-12, già edificio industriale, di gusto tardo Liberty; in via Castelnuovo
22, piazza Gozzano 12 di gusto art nouveau; in via Bardassano 12, piazza
Gozzano (ex manifattura Ghidini).
ELEMENTI DI TIPO PRIMARIO (ATTREZZATURE)
EDILIZIA PER L’ATTIVITÀ SCOLASTICA
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Asilo infantile regina Margherita, corso
Casale 212, costruito nel 1884 dalla Federazione asili infantili suburbani.
Scuola materna Savoia Aosta, via Montemagno 59, costruita nel 1904 dalla
Federazione asili infantili suburbani. Scuola elementare Gozzi, isolato tra le
vie Gassino, Castiglione, Montemagno 13, costruita dal 1914 su progetto
ing. Postale, ampliata nel 1925.
EDILIZIA PER IL CULTO
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Chiese: Madonna del Pilone, corso
Casale, sorta nel 1645 nel luogo di un pilone del 1587, ingrandita nel 1779 e
riplasmata nel 1817; Redentore, via Cocchi strada Val S. Martino 7, di gusto
tardo eclettico dei primi anni del Novecento. Istituto del Buon consiglio,
già vigna D’Anzena, piazza Toselli 4, preesistente al 1750, riplasmata in stile
neoclassico nel 1832, sede di congregazione religiosa dal 1876.
EDILIZIA PER SERVIZI VARI
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Cinema Eridano, corso Casale 106, di
gusto eclettico, progetto di Carlo A. Ceresa, 1920. Motovelodromo, corso
Casale 144, progetto di Vittorio E. Ballatore di Rosana, 1925.