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157

Comune di Torino,

Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e

Sezioni di Censimento

, 1911. ASCT,

Tipi e disegni

, 64.8.17.

L’ampia

Frazione V - Madonna del Pilone

confina con la

Frazione

Reaglie

e con la

Frazione Sassi

. Il corso del fiume Po la defini-

sce verso ponente, mentre l’attraversamento con il ponte Regina

Margherita è il confine meridionale. L’addensamento corrispon-

dente al n.

1 - Madonna del Pilone

coincide con l’area attorno

alla chiesa parrocchiale e poco oltre, laddove, sulla viabilità di

collegamento con Casale (omonimo corso) si innesta la

Strada

di Chieri

(oggi corso Chieri) e dove si trova anche la scuola ele-

mentare da parte opposta a una ben leggibile cortina abbastan-

za omogenea di edifici fronteggianti da un lato il corso Casale,

dall’altra il fiume e il parallelo canale Michelotti. Il resto del borgo

è caratterizzato da

case sparse

e da una consistente rimanenza

della vecchia organizzazione per vigne e ville pedecollinari, atte-

state dalla cartografia più antica.

Ufficio Municipale dei Lavori Pubblici,

Pianta di Torino coll’Indicazione dei

due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente delle Zone piana e

collinare adottati dal Consiglio Comunale nel 1913, colle Varianti approvate

successivamente sino a Maggio 1915

, 1916. ASCT,

Tipi e disegni

, 64.6.8.

La mappa mostra l’estesa riplasmazione dell’area, con l’apertura

di un preciso reticolo di strade a servizio dell’area residenziale

“Lomellina”, con ordinati isolati e alcuni rondò (come la piazza

Cavalcanti), nonché la ridefinizione legata al tracciamento della

seconda cinta daziaria. L’asse del ponte sul Po appare rafforzato

dalla realizzazione nel vasto corso Gabetti, terminante nell’ampio

invaso della piazza Hermada (confini del borgo). Anche la piazza

Borromini (qui indicata come

Piazza Giulia Beccaria

), già sede

del casello daziario, appare ormai ampiamente definita. Analoga

risplasmazione si legge anche sulle strade della collina, raccordate

ora alle barriere daziarie del 1912 e riconnesse con la viabilità

maggiore. Pur esterna al perimetro attribuito al borgo, gravita su

di questo l’

enclave

delle cosiddette “Case Gilardi”.

Servizio Tecnico Municipale dei Lavori Pubblici,

Pianta di Torino

coll’Indicazione dei due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente

della Zona piana

[...]

e della Zona collinare

[...]

aggiornati colle Varianti

deliberate successivamente sino a Giugno 1935

(terza variante piano 1908).

ASCT,

Tipi e disegni

, 64/7/8/1-8.

La mappa mostra il completamento degli isolati definiti dalla

variante del 1915 e l’assetto definitivo della viabilità, anche in

seguito alle indicazioni puntuali per le vie della collina e i relativi

scorci panoramici (cosiddetto

Piano Quaglia-Marescotti

, 1913).

I tracciati sinuosi con slarghi e piazze di raccordo appaiono

perfettamente individuabili insieme alla loro denominazione

ormai “moderna”, a cominciare dalla piazza Borromini. Si nota la

massa del Motovelodromo e poco oltre la piazza Carrara, pensata

come punto di approdo di un altro ponte sul Po, poi realizzato

solo come pedonale. La chiesa parrocchiale rimane sempre

priva di una piazza frontale, solo risolta come slargo del corso

Casale, mentre l’imbocco della strada verso Chieri è organizzato

nel piazzale Marco Aurelio, e la strada comunale Valpiana appare

ormai raccordata alla via Lomellina.