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La Madonna del Pilone ha conservato il suo carattere, ed è anche oggi mèta di comitive, che vi cercano una

distrazione ai fastidi della vita. Alberghi e trattorie di ogni grado coi relativi negozi di esercenti costituiscono la

parte principale del borgo.

Abate Daga, 1926, p. 57

1. La barriera di Casale della cinta daziaria presso l’attuale piazza Borromini e la serie di edifici omogenei lungo lo stradale di Casale, oggi

omonimo corso.

2. Altra veduta di corso Casale con il vecchio casello daziario presso la piazza Borromini.

3. La nuova piazza Borromini realizzata laddove si ergeva il casello della cinta daziaria corrispondente alla barriera di Casale. L’innesto

del corso Casale presso la piazza rimane sostanzialmente invariato rispetto all’immagine più antica. Sullo sfondo, ovunque, come

sottolineato dalla stessa didascalia di una foto, la basilica di Superga.

4. Un’immagine insolita di un allagamento della regione della Madonna del Pilone, con l’acqua del vicino fiume Po riversatasi sin sul

sagrato della chiesa omonima e della vicina strada di Casale o di San Mauro, con improvvisati barcaioli.

5. L’incrocio tra i corsi Sella e Gabetti (già primo tratto della strada comunale di Val San Martino), rettificato in ottemperanza alle

prescrizioni urbanistiche del PRG del 1906-1908.

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