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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 155 08 2 e 156 05 3, tavv. n. 5 e 6 (riprodotta in scala 1:25000).
PERIMETRO
Viale della Madonna di Campagna, via Stradella, via Lucento, strada di Lucento, via Terni, via Vittorio Cuniberti, via Andrea Sansovino,
strada della Venaria, confine comunale di Venaria, fiume Stura di Lanzo, linea ferroviaria Torino-Milano, via della Fossata, via Ala di
Stura, corso Grosseto, via Conte di Roccavione, via Breglio, via Cardinal Guglielmo Massaia.
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
Il borgo appartiene al tipo dei luoghi borghigiani esterni alla cerchia della fortificazione, e poi alla prima cinta daziaria. Dapprima, gli
elementi primari relativi alla zona del borgo hanno coinciso con alcune cascine, sparse nel territorio (la Brusà, il Carrossio, il Palasotto
o Palazzotto).
Ancora fra Otto e Novecento, la maglia viaria è stata influenzata dalla situazione agricola (con le strade del Carrossio e comunale di
Lucento) e dalle presenze, sia della chiesa – che ha dato il nome al borgo – con la strada d’accesso, sia del cimitero della Madonna di
Campagna, con la strada comunale omonima.
La contiguità con la borgata Vittoria – borgata che si lega alla Barriera di Lanzo ed è influenzata dalla graduale crescita dell’industria e
della residenza – ha comportato una sorta di condizionamento nei confronti del borgo, che ha avuto uno sviluppo modesto, attorno
alla chiesa e a qualche cascina.
I limiti perimetrali del borgo, rispetto alla borgata Vittoria, hanno risentito della spinta propulsiva della borgata e si sono resi inestricabili
a causa di una rete viaria che è stata prodotta dal piano regolatore del 1908 e dalle sue varianti.
SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI
Nell’individuazione di
Beni architettonici ambientali
(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,
entro il perimetro del borgo veniva individuato un ambito suddiviso in due settori:
BorgataMadonna di Campagna parte a
, delimitato
da: vie Sospello e Cardinal Massaia, viale Madonna di Campagna, via Cisalpino, classificato «di carattere ambientale con valore di
bene», e
Borgata Madonna di Campagna parte b
, delimitato da: via Cisalpino, corsi Potenza e Grosseto, vie Cardinal Massaia e
Sospello, segnalato «di interesse ambientale e documentario».
Nello studio su
Qualità e valori
(1992) l’ambito veniva inserito tra i «Borghi operai tipici della fase di industrializzazione della città»
escludendone però la
parte b
i cui valori storico-ambientali risultavano troppo compromessi.