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Antonio Rabbini,
Mappa originale del Comune di Torino
, detta “Catasto
Rabbini”, 1866. ASTO, Riunite,
Finanze
,
Catasti
,
Catasto Rabbini
, f. XVII.
Entro la cinta daziaria del 1853 il
Borgo del Martinetto
ha già
raggiunto una certa consistenza, soprattutto nei pressi della
barriera. Lungo la via San Donato e la sua perpendicolare (oggi
via del Martinetto) affiancata dal canale, accanto alle strutture
produttive (martinetto, filatoio, conceria, mulini), si identificano
parecchi edifici costruiti su lotti minuti. La restante parte del
territorio è ancora agricola, con rare cascine.
Ufficio Lavori Pubblici Municipale,
Carta Topografica del Territorio di
Torino Divisa in sette fogli
, [1879-98]. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.
Il settore entro cinta è lottizzato regolarmente, secondo
l’impostazione del piano di espansione approvato con R.D. del
27.12.1868 assiato sulla via Cibrario. Nel settore esterno alla
cinta daziaria domina per la sua vastità il
Tiro a segno comunale
costruito nel 1885. Nell’area prossima all’ansa della Dora intorno
alla cascina Sargiotto risulta un edificato minuto.
Comune di Torino,
Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e
Sezioni di Censimento
, 1911. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.17.
Il borgo risulta in parte entro la
Frazione A
, sezione 17 e in parte
nella
Frazione D Martinetto
, sezione 3 (erroneamente indicata
con il toponimo
Tesoriera
) in cui emergono il poligono di tiro e
case sparse a nord della
Strada della Pellerina
.