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L’area del borgo è contornata nonché attraversata da numerose arterie a intenso scorrimento veicolare, molte delle quali di grande
sezione: tale situazione determina una frammentazione della zona in parti che propongono sembianze differenti, assunte in seguito
alle fasi di trasformazione della città, rintracciabili in un legame strutturante l’ambiente e l’edificato con zone appartenenti ai borghi
o alle borgate limitrofi.
La parte orientale dell’area, delimitata a nord da corso Regina Margherita e a sud da via San Donato, si pone in continuità con il
tessuto urbano adiacente, rispettivamente con quello del borgo Valdocco (a mezzanotte) e quello di San Donato (a meridione).
In questo settore si ritrovano molteplici scorci in cui edifici di semplice fattura appartenenti ai diversi momenti di costituzione
del nucleo antico si inseriscono in un tessuto edilizio misto, caratterizzato principalmente dagli edifici che, a partire dagli anni
cinquanta del Novecento, ne hanno completato la strutturazione, con un rapporto volumetrico, e soprattutto stilistico, del tutto
contrastante.
Nella zona a ovest di corso Tassoni permangono alcuni segni dell’antico borgo nel settore compreso tra corso Potenza (a ovest), il
fiume Dora e i corsi Svizzera e Regina Margherita. Piccoli aggregati di case che hanno conservato una tipologia rurale si inseriscono
oggi all’interno di un’area caratterizzata da una spazialità urbana casuale e talvolta caotica, in cui ampie aree tuttora verdi (spesso
non curate) si alternano a palazzoni moderni e a bassi fabbricati produttivi, nonché a parecchi ruderi. In tale situazione, i piccoli
edifici del borgo trovano una loro identità solo laddove sono tutti ben conservati e mantengono complessivamente l’immagine di
aggregato (come nel caso del nucleo che si sviluppa da corso Potenza lungo le vie Calabria e Angiolino, in parte inserito all’interno
di un’area verde); diversamente, come nel caso di strada delle Ghiacciaie, in cui permane un nucleo con i caratteri rurali originari, lo
stato di degrado e di semiabbandono cui è sottoposto lo isolano entro un’immagine propria, completamente inadeguata a rendere
l’ambito riconoscibile come parte della città odierna. È interessante da segnalare, per la sua eccezionalità, il caso di una palazzina
che si insinua tra le case rurali delle vie Angiolino e delle Ghiacciaie, completamente isolata nel verde degli alberi e dei prati, e che
propone una immagine bucolica, anomala in un tessuto di semiperiferia circondato da grandi corsi.
RILIEVO URBANO
Edifici dell’antico borgo in strada delle Ghiacciaie.