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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 155 16 1 e 155 16 2, tavv. n. 21 e 25 (riprodotta in scala 1:25000).
PERIMETRO
Via Onorato Vigliani, attraversamento della linea ferroviaria Torino-Genova, via Somalia, strada vicinale del Castello di Mirafiori,
corso Unione Sovietica, piazzale Caio Mario.
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
In epoca moderna, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, nei dintorni del poi distrutto castello di Mirafiori si è localizzato
l’omonimo borgo che, ancora nel primo Novecento, ha costituito un’ulteriore diramazione, esterna alla seconda cinta daziaria, del
comune di Torino verso Stupinigi.
Tale borgo denota i caratteri seguenti: è tagliato dalla strada comunale di Mirafiori, ed è in parte delimitato dalle strade vicinali del
Castello di Mirafiori e delle Cacce; la maglia viaria è legata al territorio agricolo, con una fitta rete di strade, da cui si può evincere il
rapporto tra morfologia urbana e tipologia edilizia: lungo i percorsi viari (già strade foranee) si localizza un insieme di edifici bassi con
aspetti che risultano legati alla residenza urbana e ai lavori agricoli.
La fragilità del borgo storico pare esser determinata dal tipo d’insediamento che, nel tempo, si manifesta sia in un nucleo centrale
costruito ai lati di strade spezzate, sia anche in qualche sporadico aggregato edilizio formato da case sparse. Il carattere periferico
del sito borghigiano e la contestuale vicinanza di un grande complesso industriale e di estese aree verdi hanno indotto, nel secondo
dopoguerra, fenomeni di disgregazione urbana e di accerchiamento edilizio: il borgo e la zona agricola a esso circostante appaiono
trovarsi in una situazione di rendita d’attesa, che la normativa urbanistica sfrutterà per un intensivo uso edilizio residenziale,
accerchiando il nucleo del borgo.