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Comune di Torino,
Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e
Sezioni di Censimento
, 1911. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.17.
Sostanzialmente immutato, seppure indicato come reticolo com-
patto e senza il dettaglio della cartografia precedente, il borgo di
Mirafiori, riconosciuto anche come
Frazione I Mirafiori
, non ha
sull’edificato indicazione specifica, ma solo
1. Centro
, in contrap-
posizione a
2. Case sparse
. Il nucleo appare tuttavia pienamente
riconfermato, in particolare nella sua tendenza all’avvicinamento
alla dorsale di corso Unione Sovietica. La
strada delle Caccie
ne
rappresenta di fatto il limite orientale, ormai netta divisione ri-
spetto al territorio dell’antica tenuta venatoria, mentre il Sango-
ne con la sua ansa funge da limite meridionale e la
Bealera del Re
da confine settentrionale.
Servizio Tecnico Municipale dei Lavori Pubblici,
Pianta di Torino
coll’Indicazione dei due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente
della Zona Piana
[…]
e della Zona Collinare
[…]
aggiornati colle Varianti
deliberate sino a Gennaio 1945
. ASCT,
Tipi e Disegni
, 64.8/31.
Il nucleo, ancora nel 1945 risulta compatto e non particolarmen-
te ingrandito; la saldatura con l’asse verso Stupinigi è ormai com-
piuta, mentre verso la città si attesta il grande impianto produtti-
vo della FIAT Mirafiori, con il collegato processo di densificazione
insediativa. La ormai compiuta cancellazione del castello di Mira-
fiori corrisponde anche al potenziamento della vecchia dorsale di
collegamento con Mirafiori da un versante e il Drosso dall’altra,
con il definirsi delle strade del Drosso e vicinale del Castello di Mi-
rafiori, quale margine anche fisico della città prima del corso del
Sangone. La strada delle Cacce diventa ora sistema di connessio-
ne rapido con la via Vigliani, prosecuzione del corso Settembrini a
fianco dello stabilimento FIAT. In posizione antipolare rispetto al
borgo storico il piano mostra la progettazione regolare del nuovo
insediamento attorno a piazzale Pola, quale sorta di nuovo “bor-
go” in questo caso operaio.
EDIFICI E LUOGHI IDENTITARI
Gli elementi identitari del borgo risiedono in un tessuto minuto che
conserva ampie tracce della originaria connotazione soprattutto lungo la
Strada Vicinale del Castello di Mirafiori, dove alcuni muri ancora delimitano
l’area di ricche cascine signorili; sulle vie secondarie prevale un’edilizia
minuta, ormai alternata e compressa da incombenti caseggiati residenziali.
Edifici identitari all’interno dell’area considerata risultano il complesso
industriale FIAT Mirafiori, su progetto a firma dell’ing. Vittorio Bonadé
Bottino (1935), e il Pantheon di Mirafiori detto “d’ la Bela Rosin”, su progetto
dell’arch. Angelo Demezzi (1896).