Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Maggia, già Arcour o Harcourt

Nella parte più alta della strada che unisce la strada di Fenestrelle con quella di Reaglie, nascosta tra igiardini e il folto parco c'era una volta la favolosa dimora dei conti d'Harcourt, in una felice posizioneperche, come riferisce il Grossi, «difesa dall'aria di mezzanotte», dai freddi venti del Nord.


Lat: 45.07116862676021 Long: 7.736274003982544

Costruzione: XVII Sec. (1600-1699)

Notizie dal: 1696

Variazione: 1938
abbattimento

Translate

Categorie

  • villa

Tag

  • vigna

I conti Harcourt furono proprietari di questa vigna, descritta dal Grossi come magnifica, dal 1696 fino agli anni '30 delNovecento. Quando in seguito l'acquistarono i Maggia, la villa era gravemente ammalorata a causa del lungo immobilismo dei proprietari, dovuto alla lenta decadenza finanziaria della famiglia stessa che progressivamente si erano disfatti delle terre che possedevano fino alla Valle di Reaglie.Nel 1938 la casa dovette essere abbattuta e rifatta completamente, è ancora circondata da splendidi giardini, definiti nel catasto napoleonico “bosco di delizia”.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA MAGGIA, GIA ARCOUR O HARCOURT
Strada d'Harcourt 111

Villa.
Segnalazione di parco e di edificio di interesse documentario. La permanenza di assi storici dalla villa verso i due «belvedere» e la conservazione del vasto parco annessi all'antica villa qualificano il poggio tra la valle del Cartman e la valle di Mongreno.
Il Grossi ci fornisce una precisa descrizione della villa definendola tra «le particolari che vi sono sopra la Montagna di Torino […] sopra un'eminente piano […] verso ponente vi è un delizioso giardino e altro giardino all'Inglese ornato negli angoli da ameni belvedere». La villa fu proprietà degli Harcourt dall'inizio del Seicento. I Maggia, che la acquisirono, la rifecero ex novo prima della seconda guerra mondiale su progetto di Ottorino Aloiso (1938).
Il parco invece fu conservato: rilevante presenza dal punto di vista ambientale del poggio sommitale della Strada Comunale di Fenestrelle.

A. GROSSI. 1791. pp. 10-1 1; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XIX: E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 172-173.
Tavola: 43/44

Temi correlati