Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Collegio Artigianelli

Gli inizi del Collegio Artigianelli risalgono a Don Giovanni Cocchi (1813-1895) che dal 1849 incomincia a radunare intorno a sé ragazzi poveri, orfani, abbandonati, ospitandoli e attivando scuole in sedi diverse e provvisorie fino ad arrivare all’apposita costruzione della sede definitiva in corso Palestro. Il collegio fu bombardato in tre occasioni, nel 1942 e nel 1943.


Lat: 45.07386155682163 Long: 7.672126293182373

Notizie dal: 1861

Bombardamento: 20 Novembre 1942

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Bombardamento: 08 Agosto 1943

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  • bombardamento | cappella | museo | teatro | ente di formazione professionale | santo | collegio

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  • bombardamenti

1. Gli inizi

Don Cocchi chiama Artigianelli i ragazzi del Collegio per sottolineare la formazione professionale che l’Istituto assicura loro. All’interno del Collegio vengono allestiti laboratori per tipografi, falegnami, ebanisti, calzolai, elettricisti, fabbri, legatori di libri. Particolarmente importanti sono la scuola Reffo di pittura e scultura e la tipografia dove a partire dal 1876 si stampa “La voce dell’operaio” (oggi “La voce del popolo”) a cui collabora anche Leonardo Murialdo (1828-1900), rettore del Collegio dal 1867 al 1900, anno della sua morte. Al tempo del Murialdo l’unica ala costruita è quella rivolta verso corso Palestro, di cui rimane testimonianza nel porticato che si affaccia sul cortile; sugli altri lati basse costruzioni e tettoie adibite a magazzino. All’interno dell’edificio, al primo piano, si trova il Museo Murialdo che illustra la figura e la vita del Santo.

2. Cappella di San Giuseppe

Si trova al secondo piano e il 19-3-1873 don Leonardo Murialdo,  don Eugenio Reffo (1843-1925) con altri sacerdoti e due chierici danno vita alla Congregazione di San Giuseppe. Nel 1875 la cappella viene ampliata incorporando la sacrestia. Le opere di pittura, di intaglio del legno, di decorazione della cappella testimoniano l’alto livello artistico raggiunto dalla scuola di scultura e di ebanisteria e dalla scuola di pittura diretta dal pittore don Enrico Reffo (1831-1917). Nel 1884 all’Esposizione Universale viene premiata la predella dell’altare della cappella di San Giuseppe, realizzata con un intarsio di oltre 30 qualità di legno pregiato. Nel 1973, centenario della fondazione dei Giuseppini, vengono collocate nuove vetrate.

3. Cappella dell’Immacolata

Si trova al primo piano nell’ala su via Juvarra. L’altare in marmo viene inaugurato il 1° giugno 1916 in occasione del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Eugenio Reffo. Nella cappella si trovano: la pala d’altare che raffigura l’Immacolata dipinta dal fratello pittore, Enrico Reffo nel 1915 e le statue del Sacro Cuore e di San Giuseppe, opera dello scultore Anacleto Barbieri (1888-1949). L’organo viene inaugurato nel 1917. In fondo alla chiesa, sotto una colonna che sorregge il busto di don Cocchi, sono state poste le sue spoglie traslate dal Cimitero Generale di Torino. Il piano sottostante la Cappella dell’Immacolata è adibito a teatro, dedicato a don Cocchi, inaugurato nel 1913 dalla Compagnia dei Fiaschi che inizia così la tradizione teatrale degli Artigianelli.

4. Cronologia

1860-1863 Progettazione e edificazione sede di Corso Palestro 14

1863 Trasferimento nella nuova sede

1866-1900 Nomina a rettore del Collegio di Leonardo Murialdo

1909 Nascita dell’Associazione ex allievi

1930-1933 Commissariamento dell’Istituto

2 novembre 1942 La sede è gravemente danneggiata dai bombardamenti

1946-1950 Ricostruzione dell’edificio di Corso Palestro

1967-1969 Erezione di un nuovo fabbricato sull’ala di via Juvarra

1976 Nascita dell’Istituto tecnico industriale

1996 Il Collegio si trasforma in Centro di formazione professionale

2007 L’ente assume l’attuale denominazione Engim Piemonte

 

5. Bombardamenti

L'edificio fu bombardato in tre occasioni, il 20 novembre 1942, il 13 luglio 1943 e l'8 agosto 1943 da bombe incendiarie e dirompenti. Due piani sono stati parzialmente distrutti da bombe incendiarie (crollo parziale del tetto, crollo di soffitti, muricci e plafoni e lesioni ai muri perimetrali), mentre quattro piani sono stati sinistrati da bombe dirompenti. I danni più gravi si riscontrarono sui lati di via Juvarra e di corso Palestro, all'angolo con via Bertola. La copertura del tetto fu immediatamente ripristinata mentre nel 1948 l'edificio risulta completamente ripristinato.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COLLEGIO ARTIGIANELLI
Corso Palestro 14, Via Juvarra, Via Manzoni, Via Bertola

Edificio per collettività.
Edificio per collettività di abitazione e lavoro, di valore documentario.
Fondato nel 1870 come Casa-Famiglia per Giovani Operai,l'edificio fu attuato tra il 1852 e il 1863. Conteneva 70 camerette per ospitare giovani usciti da istituti di rieducazione e provenienti da fuori città.

G. MARZORATI, 1923.
Tavola: 41

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 201, cart. 4, fasc. 31, n. ord. 1

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Ente Responsabile

  • Associazione Volarte
  • ISMEL
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà