Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Ogliani, già Vigna Ceresole

Elisa Gribaudi Rossi, durante la sua visita nei primi anni '70, venne accolta dai proprietari, la famiglia Contini, ed ebbe modo di ammirare nel giardino il maestoso cedro centenario e nella villa le porte e le sovrapporte con i fregi barocchi, gli affreschi, i pavimenti a mosaico e la sala rettangolare a due piani dove sono presenti elementi decorativi del '700 e dell'800.


Lat: 45.05607029999999 Long: 7.7294691

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

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All'inizio del '700 la vigna venne acquistata dai marchesi Quadro di Ceresole e nel 1778 appartenne al banchiere Curti, citato dal Grossi e da cui deriva il nome “Il Curt” con cui è conosciuta la vigna.
La famiglia Curti conservò la proprietà sino a parte dell'800; poi, preceduta da altri proprietari, nel 1875 passò alla famiglia Contini.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA OGLIANI, GIÀ VIGNA CERESOLE
Strada Comunale Superiore Val S. Martino 150

Villa.
Edificio di valore ambientale e documentario, costituisce elemento fondamentale nel disegno della parte alta di Val S. Martino.
Le prime notizie documentarie risalgono al 1706. Il Grossi la definisce come «ampia fabbrica civile» e la assegna al Banchiere Curti. Questa famiglia la tenne sino all'Ottocento. Nel 1875 passò ai Contini. È ricordata, in sede bibliografica la sala bipiano, con elementi frammisti del XVIII e XIX sec. L'antico impianto si mantiene praticamente inalterato sino ad oggi. La cappella, citata per la prima volta in un documento della Curia del 1750, ora è priva d'arredo ma completamente affrescata.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, pp. 42-43; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 292-294.
Tavola: 60

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