Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Bernardino Galliari (Andorno 1707 - 1794)

Illustre pittore e scenografo, creatore della pittura teatrale. Scenografo alla Scala di Milano, nel 1740 re Carlo Emanuele III lo chiamò a Torino a lavorare al Teatro Regio che abbellì di eleganti opere decorative. Fu professore di Pittura nella nostra "Accademia" torinese. Suo preziosissimo lavoro il Martirio di san Lorenzo nella chiesa di Andorno. Andorno, sua città natale, gli ha dedicato una lapide posta sulla casa in cui nacque.*


Nascita: 03 Novembre 1707
Andorno Micca

Morte: 31 Marzo 1794
Andorno Micca

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  • artista | docente universitario | pittore

Il capostipite di questa famiglia di pittori, scenografi e quadraturisti originari di Andorno (oggi Andorno Micca in provincia di Biella), fu Giovanni, che è ricordato attivo nel cantiere del palazzo reale di Torino e a Venaria Reale sullo scorcio del secolo XVII.

Alla morte di Giovanni, avvenuta nella sua città natale nel 1722, l'impresa familiare fu continuata e ampliata da tre dei figli che egli aveva avuto dalla moglie Maria Caterina Levera: Bernardino (Giovanni Bernardino Carlo), Fabrizio (Fabrizio Maria) e Giovanni Antonio, nati ad Andorno, rispettivamente, il 3 nov. 1707, il 28 sett. 1709 e il 26 maggio 1714. Bernardino e Fabrizio nel 1724 si trasferirono a Milano dove iniziarono il loro apprendistato artistico. I contatti con l'aristocrazia milanese e la specializzazione ottenuta nell'ambito della scenografia teatrale, fecero sì che nel 1738 i due fratelli fossero invitati a Innsbruck per allestire gli apparati scenografici in occasione delle nozze tra Maria Amalia di Sassonia e Carlo di Borbone re di Napoli; l'allestimento prevedeva la ricostruzione di un villaggio alpino, archi di trionfo, porticati, giardini e giochi d'acqua. I lavori a Milano, quelli a Brignano Gera d'Adda e il legame con Ruggeri, attivo a Treviglio nella costruzione della basilica di S. Martino, indussero i Galliari a trasferirsi in Lombardia nella cittadina bergamasca di Treviglio. Intensa fu l'attività negli anni Quaranta. Nel 1748 Fabrizio e Bernardino ricevettero l'incarico ufficiale di scenografi presso il teatro Regio di Torino. Nel 1750 i due risultano presenti a Rivarolo Canavese. Nello stesso anno realizzarono la decorazione del salone di ricevimento in villa Arconati Visconti, a Castellazzo di Bollate, mentre a Torino eseguirono i bozzetti dell'allestimento scenografico, in onore delle nozze di Vittorio Amedeo di Savoia e di Maria Antonietta di Spagna, della Vittoria di Imeneo. Nel 1751 venne portata a termine la volta della chiesa di S. Andrea a Sforzatica, presso Dalmine: nelle pitture che decorano l'interno della cupola si rivelano pienamente le peculiarità di figurista di Bernardino, nel gruppo aereo della Gloria di s. Andrea, e le straordinarie qualità prospettiche dell'esplosiva architettura dipinta da Fabrizio. Tra il 1753 e il 1756 venne consolidandosi la fama di Bernardino Galliari come scenografo a Torino: eseguì numerosi bozzetti e progetti di allestimento per il teatro Regio (del 1756 è il sipario, perduto, con Le nozze di Bacco e Arianna) e per il teatro Principe di Carignano, per il quale firmò il sipario raffigurante La caduta di Fetonte, andato in seguito distrutto; il medesimo destino toccò al ciclo di affreschi eseguito dai fratelli G. in palazzo Solaro del Borgo nel 1758. A partire dal 1759 essi intrapresero un'intensa attività in area lombarda sotto il logo familiare di "Fratelli Galliari", con il quale siglarono la maggior parte delle loro creazioni, sia ad affresco sia teatrali. (1)

Bernardino tornò ad Andorno negli anni Sessanta e morì il 31 marzo 1794.

Note

* Motivazione dell'Ufficio Toponomastica per l'intitolazione della via

(1) si veda la voce Galliari di Valerio Terraroli - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 51 (1998) in https://www.treccani.it/enciclopedia/galliari_(Dizionario-Biografico)/ con relativa bibliografia.

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