Villa Richelmy, già Vigna Richelm
Il nome di questa vigna è legato alla famiglia Richelmy che proveniva dalla Provenza. Fu sede, nel corso del '900, dell'Osservatorio Piemontese di Frutticoltura "Alberto Geisser", in cui venivano coltivate e sperimentate nuove varietà di piante da frutta.
Il 18 giugno 1754 questa vigna venne acquistata da Giovanni Pietro Richelmy dal priore Vittorio Bartolomeo Falla al prezzo di L. 15.400, cifra per quell'epoca abbastanza alta.
L'architetto Grossi assegna la proprietà della vigna all'avvocato Agostino Richelmy, che amava fare della vigna il palcoscenico per i suoi spettacoli pirotecnici.
E' segnalato un quadrante solare sulla parete della villa.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA RICHELMY, GIÀ VIGNA RICHELMI
Strada Comunale di Superga 200
Vigna.
Edificio di valore ambientale e documentario per la presenza della cappella e per la posizione del sito; è elemento connettivo delle vigne della Strada storica delle Traverse.
L'edificio, a blocco lineare allungato, denuncia l'antico impianto probabilmente tra Sei e Settecento, confermato da alcuni ambienti cassettonati all'interno. Nel 1754 il sig. Giovanni Pietro Richelmi acquista la vigna che rimase alla famiglia sino all'inizio dell'Ottocento. Nella prima metà deI XIX secolo si ha l'aggiunta di corpi di fabbrica isolati. La torretta e il portico attuali sono assegnabili con ogni probabilità a rifacimenti tardo ottocenteschi.
A. GROSSI, 1791. pp. 146-147; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866; E. GRIBAUDI ROSSI. 1975. pp. 52-53.
Tavola: 44
E' segnalato un quadrante solare sulla parete della villa.