Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Zappino, già Vigna Lot

La vigna Lot è situata sul Pian del Lot, dove era collocata una postazione antiaerea tedesca durante la seconda guerra mondiale.
Qui avvenne l’eccidio di 27 giovani compiuto per rappresaglia dai nazisti il 2 aprile1944.


Lat: 45.03871026614722 Long: 7.710181474685669

Costruzione: XVII Sec. (1600-1699)

Variazione: XVIII Sec. (1700-1799)

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  • vigna

Nel tardo '500 Francesco Loth, venuto dalle Fiandre, acquistò gran parte di questa zona, alta e fertile, da cui si gode una vista superba sulle Alpi Cozie e sul Monviso.
Il cognome venne italianizzato in Lodi. La villa, in posizione strategica eccezionale, venne probabilmente rifatta dopo il 1706, in cui subì danni dovuti all'assedio.
I Loth la conservarono per due secoli, ma dopo molte liti all'interno della famiglia, la vigna venne prima divisa e poi venduta a Michele Bravo.
Il Grossi così descrive il «Lot vigna del sig. Michele Bravo mercante calzettajo [...] detta vigna è l'ultima al di qua de' monti. Verso Torino evvi una palazzina [...]inoltre vi è la Cappella, il giardino ed una bellissima pergola di carpini».

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA ZAPPINO, GIÀ VIGNA LOT
Strada Comunale di S. Vito Revigliasco interno 364/6

Vigna.
Edificio di valore ambientale, è elemento fondamentale nella definizione ambientale della cornice conclusiva dei pianori del Lot.
La famiglia Lodi possedeva prima del 1608 una vasta proprietà in regione S. Vito (ossia Cernasco). Un documento del 1744 parla di edifici e cassino Nel 1744 probabilmente l'edificio viene venduto a Michele Bravo, come è ricordato a fine Settecento dal Grossi. L'autore lo descrive come «palazzina», con cappella e giardino. Nella mappa napoleonica è ricordato con impianto pressoché invariato. Nella mappa Rabbini l'edificio rustico appare trasferito sul prolungamento del civile sul lato Sud. Tutto il complesso, restaurato di recente, conserva il carattere delle vigne ottocentesche.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, pp. 96-97; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXXII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 529-531.
Tavola: 67

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