Scheda: Soggetto - Tipo: Impresa

Ditta Prochet, Gay e Compagnia

A Michele Prochet si deve l’invenzione di una delle specialità dolciarie per cui Torino è famosa.

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Le prime notizie ufficiali che si hanno della ditta Prochet, Gay e Compagnia, si possono ricavare dalla Guida alla Città Paravia del 1867, nella quale viene indicato quale indirizzo aziendale il “deposito via Nuova accanto al n. 38” (poi via Roma) (1), mentre un biglietto da visita del 1870 indica come lo stabilimento sia sito in Piazza Statuto; nello stesso anno l’azienda chiede all’amministrazione comunale il permesso di costruire un nuovo stabilimento sul canale della Ceronda (2) in via del Carmine 28, permesso che viene accordato l’anno successivo. A fine dello stesso anno il nuovo edificio è pronto, ma funzionerà per pochi mesi, poiché a causa delle infiltrazioni d’acqua derivanti dal canale che danneggiano le materie prime, verrà ceduto ad una manifattura di filati nel 1872.
In realtà la storia di Michele Prochet comincia molto prima: a lui si deve l’invenzione di una delle specialità per la quale Torino è famosa. Nel 1852, per ovviare ai problemi di reperimento del cacao dovuti al blocco napoleonico, l’artigiano torinese sostituisce parte del cacao con nocciole della qualità “tonda gentile” delle Langhe finemente tritate, inventando la pasta che in seguito si sarebbe chiamata Gianduia. Bisognerà aspettare il 1865 perché il cioccolatino a forma di barchetta rovesciata si chiami Gianduiotto: fino ad allora il suo nome era givo, “cicca” in piemontese. Durante il carnevale del 1869 la maschera Gianduia, Re del carnevale torinese, autorizza, con tanto di decreto, Prochet a dare il suo nome al cioccolatino (3). Anche se, come si è visto, la paternità del gianduiotto è di Prochet, un ruolo fondamentale lo ebbe anche la Caffarel, che fin dal 1869 lo commercializzò. Il legame fra le due aziende venne ufficializzato nel 1879 quando si fusero, dando vita alla Caffarel Prochet e Compagnia.

Cronologia

1852 – Michele Prochet inventa il givù;

1867 – Prima apparizione della ditta nelle guide Paravia;

1868 – La Prochet viene premiata all’Esposizione Mondiale di Parigi;

1869 – Il givù viene ribattezzato gianduiotto;

1879 – La Prochet si fonde con la Caffarel: nasce la Caffarel Prochet e Compagnia.

Note

1. Mauro Silvio Ainardi, Paolo Brunati, Le fabbriche da cioccolata. Nascita e sviluppo di un'industria lungo i canali di Torino, Allemandi, Torino 2008, p. 56.

2. Op. cit, p. 81.

3. Op. cit, p. 108.

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