Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Daviso di Charvensod, già Vigna Gat

Fra i proprietari nel corso del '900 vi fu il generale Arena medico del duca di Genova e marito di Angiolina Badoglio, figlia di Pietro Badoglio, che in questa vigna ricevettero la visita della regina Margherita.


Lat: 45.0500133 Long: 7.721169499999999

Costruzione: XVII Sec. (1600-1699)

Variazione: XIX Sec. (1800-1899)

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  • vigna

L'architetto Grossi indica come proprietario della vigna, allora detta “Nuitz”, Vittorio Amedeo Nuitz, aiutante di camera di S.M. Vittorio Amedeo III e prima ancora del principe di Piemonte, il futuro Carlo Emanuele IV.
La famiglia Nuitz, proprietaria della vigna dal 1777 al 1875, era originaria del Brabante e aveva coperto diversi incarichi presso la Real Casa. Dal 1875 la vigna passò ad alcune famiglie note della borghesia torinese: Pansa, Siccardi, Badoglio, Arena, Guinzio e dal 1952 ai Daviso di Charvensod.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA DAVISO DI CHARVENSOD, GIÀ VIGNA GAT
Strada del Mainero 2, Strada S. Vincenzo

Vigna.
L'edificio di valore ambientale concorre per forma e qualità del sito alla definizione dell'alta Val Salice all'incrocio del Mainero.
La vigna è già citata nella Carta topografica della Caccia come «V. Gatti». Il Grossi la ricorda come «Vigna Nuitz sita lungo la strada di Dora Grossa nella valle di Salice [...] evvi una palazzina stata rimodernata da poco tempo». I Nuitz l'acquistano nel 1777 dagli eredi di Marco Antonio Musso e l'abitarono fino al 1875. Passò quindi a vari proprietari e nel 1954 ai Daviso di Charvensod. L'edificio, di antico impianto lineare (XVII sec.), nella mappa napoleonica è rappresentato con l'aggregazione di una costruzione a Ovest.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 123; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVIII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 443-444.
Tavola: 60

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