Villa Ferrati, già Vigna il Balegno
Questa vigna si trova in una conca verde di prati lambiti da un rivo nei pressi di un passo che, in corrispondenza della valletta d'Harcourt, mette in comunicazione la Valle di Reaglie con quella piccola di Mongreno.
Nell'800 era conosciuta come “Il Tinetto” dal nome della famiglia proprietaria.
Nel 1777 la vigna era di Carlo Tommaso Balegno, avvocato fiscale generale con regie patenti dal 1759.
Nel 1791 il Grossi ricorda che la proprietà era di Gio. Antonio Villanis. All'inizio dell'800 fu acquistata dalla famiglia Tinetti, poi nel 1839 passò ai Giardino e quindi ai Rey.
Nel 1849 la proprietà passò alla famiglia Ferrati di Roma che per lungo tempo trascorse le vacanze
estive in questa vigna collinare.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA FERRATI, GIÀ VIGNA IL BALEGNO
Strada Comunale di Fenestrelle 127
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario. Fondamentale risulta la connessione fra costruito e la pertinenza prativa del versante nord verso la Valle di Mongreno.
Il Grossi ricorda la «vigna […] con cappella sotto il titolo di S. Rocco». La cappella fu visitata nel 1777 da mons. Rorà che la dice di proprietà del sig. Balegno e del sig. Calcina. Dal 1849 divenne proprietà della famiglia Ferrati. Nel 1883 la casa fu ristrutturata internamente.
A. GROSSI, 1791, p. 14; PLAN GEOMÉTRIQUE f…], 1805; [Catasto RABBINI]. 1866, fol. XIX; E. GRIBAUDI ROSSI. 1975, pp. 177-178.
Tavola: 44