Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Luigi Spazzapan (Gradisca 1889 - Torino 1958)

Pittore. Le sue immagini figurative e, dal 1952, astratte sono caratterizzate da un segno estroso e incisivo (Dopo il temporale, 1957). Diede anche progetti per decorazioni murali e disegni astratti per stoffe (dalla motivazione dell'Ufficio Toponomastica per l'intitolazione della via).


Nascita: 18 Aprile 1889
Gradisca d'Isonzo

Morte: 18 Febbraio 1958
Torino

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  • artista | pittore

Spazzapan, Luigi di Maurizio CALVESI - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

"SPAZZAPAN, Luigi. - Pittore, nato il 18 aprile 1889 a Gradisca, morto a Torino il 18 febbraio 1958. Seguì i corsi delle Scuole Reali di Gorizia. Probabilmente al periodo 1911-13 risale un soggiorno a Vienna. Nel 1914 era arruolato nell'esercito austro-ungarico; successivamente disertò e raggiunse l'Italia (1919). Ha insegnato disegno nelle scuole medie di Idria. Nel 1923 abbandonò l'insegnamento per dedicarsi interamente all'arte. A Gorizia frequentava musicisti, poeti e pittori d'avanguardia. Nel 1928 si trasferì a Torino. Conobbe i pittori del gruppo dei "Sei" e si avvicinò al gruppo del "Selvaggio" (Mucci, Zeglio, I. Cremona). Nel 1932 espose a Parigi con F. Menzio, E. Paulucci e C. Levi. Nel 1939 tenne una personale a Parigi alla Galerie Albert. Nel 1954 venne incaricato della cattedra di decorazione nella scuola d'arte di Modena; nel 1956 della stessa cattedra al Liceo Artistico di Torino.

Dotato di un pungente istinto disegnativo e di un vivace senso del colore, dipinse, fino al 1955 circa, in termini di un post-impressionismo nervosamente abbreviato, vitalizzato da un'inquieta carica espressionista. talvolta introducendo angolose stilizzazioni, che si rifanno alla sua originaria cultura cubista e futurista. Dopo il 1955, la sua pittura ha subìto una radicale svolta in senso astratto e informale, documentata nella retrospettiva postuma allestita dalla Biennale di Venezia nel 1960. Tra le altre esposizioni S. aveva partecipato anche alla XXV (1950), XXVII (1954) e XXVIII (1956) Biennale. Sue opere si conservano in molte collezioni private soprattutto a Roma e a Torino e in qualche pubblica galleria (Museo civico di Torino. ecc.). Vedi tav. f. t.

Bibl.: L. Venturi, Spazzapan, Torino 1960; L. Carluccio, Spazzapan, Torino 1960; G. Marchiori, L. S., Torino 1960; N. Ponente, Peinture moderne. Tendances contemporaines, Ginevra 1961, pp. 122-23, 202-203 e passim." (1)

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