Scheda: Soggetto - Tipo: Società

Società torinese per abitazioni popolari (STAP)

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Costituita nel 1902 sotto l’egida  del  deputato e consigliere comunale Tommaso Villa (1832-1915), la società realizza negli anni successivi due insediamenti. A causa di crescenti difficoltà finanziare deve vendere parte del patrimonio, finché nel 1931 è costretta allo scioglimento.


Fondazione: 1902

Fine/Cessazione: 1931

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La costituzione della società avviene il 30 giugno 1902 alla presenza del suo promotore, l’avvocato Tommaso Villa (1832-1915), deputato e consigliere comunale sostenuto da esponenti di primo piano dell’imprenditoria e della vita culturale cittadina, come ad esempio il medico igienista Luigi Pagliani (1847-1932), gli ingegneri Pietro Fenoglio (1865-1927) e Mario Vicarj (1853-1927). Grazie a una sovvenzione in denaro concessa dall’amministrazione civica, nell’anno seguente è avviato un complesso di case in zona Crocetta secondo i disegni dei tecnici coinvolti nell’iniziativa, a cui fa seguito qualche anno dopo un analogo intervento in Borgo San Paolo. La carenza di fondi per portare a compimento i lavori induce tuttavia la società alla vendita delle prime costruzioni, acquistate nel 1910 dalla Cassa mutua cooperativa per le pensioni, cosa che provoca non poco malcontento fra gli inquilini. L’attività  prosegue infatti in un clima di crescente tensione, tanto che, dopo un tentativo di riforma statutaria finalizzato a esautorare il consiglio direttivo, le autorità di competenza impongono un periodo di commissariamento, conclusosi nel 1931 con la decisione di sciogliere la società e assegnarne il capitale all’Istituto per le case popolari. L’esperienza svolta resta però provvida di indicazioni rispetto agli orientamenti assunti in tale ambito dal movimento cooperativo, segnando al contempo un caso per taluni versi precursore di organizzazione della politica per le abitazioni quale strategia di ricerca del consenso.

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