Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Istituto Santo Natale

La Congregazione delle Suore del Santo Natale, fondata da don Francesco Bono nel 1890, si trasferì nel complesso di corso Francia nel 1892 - ampliato dagli architetti Enrico Mottura (1896) e Mario Cerruti (1920) - e si dedicò nel tempo all’assistenza di ragazze, minori, anziani in difficoltà.


Lat: 45.07593752027013 Long: 7.641667127609253

Inaugurazione: 1892

Ampliamento: 1896
edificazione cappella

Ampliamento: 1920

Ampliamento: 1920

Bombardamento: 08 Dicembre 1942

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  • bombardamento | centro di accoglienza | istituto religioso

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  • bombardamenti

1. Storia dell'edificio

La Congregazione delle Suore del Santo Natale fu fondata nel 1890 a Torino dal canonico Francesco Bono (1834-1914), immediatamente dopo la sua nomina a vicario della parrocchia di Pozzo Strada, una delle tante sorte alla periferia di Torino, dove il disagio sociale e le difficoltà legate ai problemi dell’urbanesimo aumentavano ogni giorno.
Don Bono accolse una piccola comunità di suore affinché istruissero ed educassero le fanciulle orfane; fra le dodici giovani che formavano il gruppo, si distinse Giuseppina Cavagnero (1858-1951) che, con il nome di suor Natalina, fu nominata prima superiora, divenendo la cofondatrice dell’istituto.
All’epoca del primo statuto, redatto il 10 dicembre del 1891, la sede occupava poche stanze in via delle Scuole 15 (poi via Bligny) a Torino. Poiché il numero delle suore e delle fanciulle ospiti aumentava, il 18 marzo 1892 venne acquistato un edificio in corso Francia 166, che ancora fa parte della casa madre della Congregazione. Dopo appena qualche anno la struttura divenne insufficiente: nel 1896 furono edificati sia il braccio di fabbrica a quattro piani al numero civico 164 sia la cappella a pianta ellittica, per opera dell’ingegnere Enrico Mottura, che costruirà nel 1904 la chiesa dell’Immacolata Concezione in via Nizza 47-49 a Torino.
Tuttavia, le esigenze dei tempi portarono a ulteriori ampliamenti del complesso già nel 1900, quando, su progetto dell’ingegnere Evasio Barberis, si rese necessario sopraelevare la cappella e aggiungere altre costruzioni. Seguirono nel 1909 lavori di riadattamento con costruzione di un passaggio coperto e di una nuova scala a levante (visibile in una foto storica), mentre nel 1920 fu affidata all’ingegnere Mario Cerruti la costruzione di un fabbricato a quattro piani in corso Francia 168, con cortile coperto, camerate ai piani superiori e un porticato con galleria addossato alla cappella; un ultimo ampliamento risale al 1970.
Nel corso del tempo l’attività delle suore si rivolse anche all’assistenza dei malati a domicilio e, a partire dal 1938, una parte della struttura torinese fu trasformata in comunità alloggio per anziani, tuttora esistente; nel medesimo anno le suore iniziarono a farsi carico dei bambini più bisognosi fondando una scuola, ampliata nel 1964 e attualmente gestita (dal 2001) da un’associazione non profit.
Sin dalla nascita della Congregazione le suore hanno accolto le più urgenti necessità del luogo in cui si trovavano a operare, non solo in Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio, ma anche in India (Stato del Kerala) e in Africa (Burkina Faso e Mali), istituendo comunità alloggio per minori in difficoltà e ragazze-madri, case per anziani, opere parrocchiali, apertura alle missioni estere.

 

2. Bombardamenti

Nel dicembre 1942 bombe dirompente e incendiaria caddero sull'ampia area occupata dall'Istituto delle Piccole Suore dei Poveri ubicata all'altezza dell'allora corso Italia al civico 180. Il fabbricato centrale risultò illeso. Il fabbricato rustico di due piani fuori terra e tettoia fu invece in parte distrutto e in parte sinistrato.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
ISTITUTO SANTO NATALE
Corso Francia 164, 170

Edificio per l'assistenza.
Segnalazione di edificio di significato documentario, esempio di edilizia per l'assistenza dell'inizio del nostro secolo. Fondato nei primi anni del Novecento dal parroco di Pozzo Strada per istruire le fanciulle orfane, fu ospitato dapprima nella sua casa (primo nucleo del presente edificio) che in seguito subì variazioni.

G. STRAFFORELLO, 1891, p. 165.
Tavola: 39

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1896, pratica n. 78.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1900, pratica n. 154.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1909, pratica n. 477.
  • Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1920, pratica n. 345.
  • Archivio Edilizio della Città di Torino, Pratiche edilizie, 1964, reg. 1, prog. 20407, pratica n. 2516.
  • Archivio Edilizio della Città di Torino, Pratiche edilizie, 1970, reg. 1, prog. 30165, pratica n. 232.
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1351 cart. 27 fasc. 42 n. ord. 3

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Ente Responsabile

  • Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà