Villa Campora, già Vigna Capello
L'architetto Grossi sottolinea la posizione di questa vigna edificata sopra di un ”amenissimo poggio”, noto con il nome di Bric Bongeneiver; dal suo culmine (m. 400) si abbraccia un panorama che va da Torino e le Alpi a Superga, Mongreno, l'Eremo e il Colle della Maddalena.
La famiglia Cappello acquista la proprietà a partire dalla seconda metà del '700.
Giovanni Ignazio Cappello, citato dal Grossi come proprietario della vigna, gestiva il servizio di diligenza tra Torino e Milano; il suo ufficio era nell'attuale via XX Settembre nei pressi della Chiesa di Santa Teresa.
Tra i proprietari ottocenteschi della vigna compare per un paio di anni (1884-1886) il famoso medico professore Michele Schina. Egli vendette la vigna alla famiglia Campora, i cui discendenti la abitarono per gran parte del '900.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA CAMPORA, GIÀ VIGNA CAPELLO
Strada Comunale di Fenestrelle 157
Vigna con cappella.
Edificio di valore ambientale e documentario; concorre, con il poggio a nord. Alla definizione della Strada di Fenestrelle. Dell'edificio seicentesco a blocco chiuso, si conservano la scala. La struttura di impianto nella zona ad Est e gli orizzontamenti a crociera e a cassettoni. La Rabbini, confermando l'impianto di fine Settecento segnala l'aggiunta di un'ala a nord in dirittura di una allea alberata. Di costa nel bosco. Il civile a monte sopra la strada si collegava al rustico sottostante con un ponticello (ora scomparso). La villa ha subito ulteriori trasformazioni, nella seconda metà dell'Ottocento. Che hanno interessato il giardino, la cappella e la facciata.
A. GROSSI, 1791, p. 35: PLAN GEOMÉTRIQUE […]. 1805; [Catasto RABBINI]. 1866, fol. XXIV; E. GRIBAUDI Rossi, 1975, pp. 178-179.
Tavola: 44/52