Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Enzo Pettini (Torino, 1926-2013)

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Giovane operaio, si arruolò in una formazione garibaldina della Val di Viù, quindi guidò le formazioni sappiste di Borgo Vittoria. In particolare la sua brigata si impegnò nella difesa dei punti strategici come la Stazione Dora e delle vicine fabbriche Savigliano, Ferriere Fiat, Elli Zerboni.


Nascita: 29 Aprile 1926

Morte: 11 Agosto 2013

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  • partigiano | operaio

Giovane operaio, fuggì dai bandi di leva del 1944, arruolandosi in una formazione garibaldina della Val di Viù. Nell'inverno dello stesso anno, a seguito dello sbandamento della sua formazione, rientrò clandestinamente a Torino dove venne nascosto dai sappisti del comandante Ilio Baroni (7a brigata SAP "Edoardo De Angeli"), presso le Ferriere Fiat di corso Mortara. Reinserito, grazie a documenti falsi, al lavoro presso le Officine Savigliano, gli venne affidato l'incarico di guidare le formazioni sappiste di Borgo Vittoria; l'obiettivo era contribuire a dare una dimensione di massa alla Resistenza nei rioni e nelle fabbriche cittadine. Nei giorni insurrezionali, l'operato della brigata di Pettini contribuì a contrastare gli occupanti, trovandosi a difendere i punti strategici (ponti, fabbriche, centrali elettriche, stazioni...); importante fu ad esempio l'apporto dato per la difesa di Stazione Dora e delle vicine fabbriche (Savigliano, Ferriere Fiat, Elli Zerboni...) contro i carri e le truppe nazifasciste.
Nel dopoguerra proseguì il suo impegno politico nel PCI e ancor più portando la propria testimonianza nelle scuole, trasmettendo così alle giovani generazioni il proprio entusiasmo e gli ideali in cui ha creduto.

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