Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa San Severino, ora Parco Leopardi

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Il Parco Leopardi, facilmente raggiungibile della città, faceva parte della vigna dei conti Roero di San Severino,


Lat: 45.0464357 Long: 7.687036599999999

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Demolizione: 1951

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  • parco | villa

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  • vigna

Nell'attuale Parco Leopardi venne costruita a metà del Settecento una vigna per una ricca famiglia di commercianti droghieri, i Quarello, la cui ricchezza aveva consentito di acquisire un titolo nobiliare; la proprietà passò poi ai Roero di San Severino.
Di villa San Severino non rimane che una planimetria conservata presso gli archivi comunali da dove si ricava che la villa era a pianta rettangolare con tre piani fuori terra. Al piano terra era situata una cappella con accesso anche dall'esterno, e la proprietà comprendeva un belvedere, un rustico e la scuderia. Nella prima metà dell'800 i San Severino acquistarono anche la vigna confinante, la Villa Borbonese, venduta poi ai Geisser nel 1863.
Nel 1937 l'intera proprietà annessa alla Villa San Severino, quasi 70.000mq. costituita dai fabbricati, da terreni a seminativo, prati, pascoli, vigneti e bosco ceduo venne venduta dagli ultimi proprietari, conti Calvi di Bergolo al Comune di Torino per la cifra di Lire 1.530.000. Nella deliberazione di acquisizione del podestà del maggio 1937 si legge di come fosse in previsione un progetto di lottizzazione con la costruzione di villini nell'area della villa.
In una relazione degli uffici comunali del 1938 la villa è dichiarata in discreto stato di conservazione. In particolare, le piante di alto fusto del parco sono descritte «in numero rilevante e di prezzo non indifferente».

Durante la guerra l'area del parco si prestò alla costruzione di ampi rifugi pubblici antiaerei, destinati ad ospitare buona parte della popolazione civile del quartiere San Salvario. Non subirono danni durante la guerra e furono parzialmente utilizzati fino ai primi anni '50 come magazzini e per la coltivazione di funghi.
Nel 1951 la villa risulta totalmente demolita, mentre il belvedere è in condizioni precarie.

Oggi del complesso originario rimane in piedi un unico fabbricato, presso una curva della strada di accesso, un tempo destinato all'abitazione del custode, e una porzione di muro perimetrale.
All'interno del parco convivono esemplari di alberi tipici e specie da altri continenti. Numerosi cartelli esplicativi, realizzati a cura della Divisione Ambiente e Verde della citta'di Torino, consentono al visitatore una chiara lettura del contesto.
Dopo una prima serie di tornanti si giunge al pianoro dove sorgeva la villa e dove ora troviamo un'area attrezzata per il gioco bimbi e un'ampia tettoia.

Note

E.GRIBAUDI ROSSI, 1981, pp. 511-512

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