Scheda: Tema - Tipo: Storia

La legione Tebea

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Tra narrazioni suggestive ma non vere delle origini favolose della città e leggende sui suoi primi abitanti smentite dagli storici, i martiri della legione Tebea sono un mito persistente, sostenuto da ragioni dinastiche.


Periodo di riferimento: 287

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  • sala 25/15 a.C.

Le origini mitiche dalla città si legano talora a Fetonte, figlio della divinità egizia della magia Iside che avrebbe scelto l’incrocio tra la Dora e il Po, anticamente Eridano, per farne un centro di culto del dio Api, rappresentato dagli antichi egizi come toro. In una diversa versione, la città sarebbe stata fondata dal principe egizio Eridano nel XV secolo a.C.

La fantasia storica è fatta anche di elmi cornuti, tori totemici e ruolo preminente di Iulia Augusta Taurinorum nella grande storia, non documentati e non inseriti in un contesto di avvenimenti reali. Sono immagini e narrazioni che ebbero gran fulgore nel XIX secolo.

Una delle leggende più persistenti è quella legata a san Maurizio, comandante della legione Tebea (6.600 uomini, tutti cristiani) e ai suoi soldati Avventore, Solutore e Ottavio, antichi protettori di Torino ai quali  è dedicata la chiesa dei Santissimi Martiri. Quando i legionari rifiutarono di reprimere alcuni Galli loro correligionari, vennero prima decimati per due volte e poi, non cedendo, completamente sterminati. L’episodio sarebbe avvenuto nel 287 d.C. presso Agaunum (in Vallese), ora San Maurizio, dal nome del comandante-martire. Unico riscontro storico è nel nome della legione, effettivamente esistita.

Da questa leggenda prese origine l’Ordine di San Maurizio, poi Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro sotto Casa Savoia  con la bolla di papa Gregorio XIII del 1572 che riconobbe al duca Emanuele Filiberto e ai suoi successori il titolo di gran maestro.

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