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  4. 25/15 a.C. Augusta Taurinorum

Testa ritratto in bronzo dorato. Foto G. Lovera. © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie

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25/15 a.C. Augusta Taurinorum

L’attenzione di Roma per il quadrante nordoccidentale dell’Italia settentrionale, a nord del Po, è tardiva e si desta soltanto nel momento in cui il sito diventa strategicamente importante per gli eserciti che si dirigono a ovest, verso il passo del Monginevro, e a nord, verso i colli del Piccolo e del Gran San Bernardo.
Nonostante l’intensificarsi della presenza romana in tutta la Pianura Padana nel II secolo a.C., la fondazione della colonia di Augusta Taurinorum si data solamente al tardo I secolo a.C., in età augustea – in ogni caso dopo il 27 a.C.
Con il drastico ridimensionamento del progetto di Augusto di portare i confini centroeuropei dell’impero fino al corso del fiume Elba, in seguito alla disfatta romana nella selva di Teutoburgo (9 d.C.), anche l’importanza di Augusta Taurinorum nell’ottica della politica imperiale diminuisce notevolmente. Di conseguenza la città esce di fatto dalla storia ufficiale. L’archeologia e le iscrizioni ci permettono comunque di confermare l’esistenza nei primi secoli dell’impero di un centro urbano con una discreta vitalità in ambito locale: nel I e II secolo d.C. sono attestati, a livello epigrafico, artigiani dediti alla lavorazione di vetri e metalli e alla produzione di laterizi e vino, nonché numerosi soldati, sparsi in tutto l’impero, originari di Augusta Taurinorum. Nel contempo, non pochi abitanti della colonia testimoniano una condizione di progressivo miglioramento del proprio status sociale e si ha notizia di personaggi che svolgono carriera politica non soltanto in ambito locale, ma anche a livello imperiale. La popolazione cittadina non supera le poche migliaia di unità.
Per quanto si riferisce al dato urbanistico, la sopravvivenza dei due angoli opposti delle mura perimetrali – in corrispondenza dell’attuale museo Egizio e della Chiesa della Consolata – della città romana consente di definire le dimensioni di Augusta Taurinorum: si trattava di un rettangolo di m 670x760.
Nella città odierna è possibile riconoscere il perimetro delle mura romane in corrispondenza di via della Consolata per il lato ovest e di via Maria Vittoria / via Santa Teresa per il lato sud. Il lato nord e il lato est non corrispondono ad alcuna via moderna, ma possono facilmente essere individuati immaginando il proseguimento rispettivamente delle Porte Palatine e di Palazzo Madama.

Sergio Roda

Per saperne di più Visita la mostra "Torino: Storia di una città" (http://www.museotorino.it/site/exhibitions/history/room/7 )

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Suggerimenti di lettura

  • Cresci Marrone, Giovannella - Roda, Sergio, La romanizzazione, in Sergi, Giuseppe (a cura di), Storia di Torino. Dalla preistoria al Comune medievale, Vol. 1, G. Einaudi, Torino 1997, pp. 133-185

Sitografia

  • http://www.museotorino.it/site/exhibitions/history/room/7

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