Scheda: Soggetto - Tipo: Ente

Polo del '900

Il Polo del ‘900 è un nuovo centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle nuove generazioni e ai nuovi cittadini. Si occupa di temi legati all’attualità a partire dalle esperienze e dalle competenze dei diversi istituti che lo compongono. Questi istituti sono depositari di importanti archivi e di significativi complessi di fonti documentarie, sono impegnati nella ricerca, nella divulgazione e nell’animazione intorno al Novecento e alle contemporaneità e, dal 2016, hanno sede presso i Quartieri Militari juvariani di Torino (Palazzo San Celso e Palazzo San Daniele). Il Polo del '900 è coprogettato e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Comune di Torino e Regione Piemonte.


Lat: 45.076384979464024 Long: 7.674488693464809

Fondazione: 2015

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Categorie

  • istituto culturale

01. Il programma

Il Polo del ‘900 è il programma che la Compagnia di San Paolo ha avviato con il Comune di Torino e la Regione Piemonte che ha portato all'inaugurazione presso i Quartieri Militari juvarriani di Torino di un centro culturale dinamico e aperto alla cittadinanza, rivolto soprattutto alle nuove generazioni e ai nuovi cittadini. Il centro si occupa di temi legati all'attualità a partire dalle esperienze e dalle competenze dei diversi istituti che hanno lavorato al progetto, depositari di fonti documentarie significative, impegnati nella ricerca e nell'animazione intorno al Novecento e alla contemporaneità. Torino annovera infatti numerose realtà culturali di qualità che si occupano di studi e ricerche sul nostro recente passato. Nel secondo dopoguerra esse hanno svolto una funzione cruciale di ricostruzione del tessuto culturale, di aggregazione di forze intellettuali, impegno e progettualità in una fase decisiva della Repubblica. Oggi, nel mutato contesto delle risorse, dei consumi e delle politiche, si impone una profonda riflessione su come operare e dialogare con la società civile - soprattutto i giovani e i nuovi cittadini sui temi della memoria, della democrazia, della cittadinanza, per superare il mero presidio della memoria e il dialogo esclusivo con ristretti gruppi di studiosi e appassionati. Si delinea quindi non una mera coabitazione, ma un’integrazione spaziale e funzionale che, partendo dal patrimonio di documentazione posseduto da ciascun ente, di massa critica insufficiente, ha condotto alla costituzione di un Polo di sistema per la diffusione dei temi della democrazia e della cittadinanza e per la tutela, conservazione e digitalizzazione degli archivi e delle biblioteche. Lo sforzo di raccordo e integrazione tra gli istituti, facilitato e condotto dal tavolo programmatico costituito dalla Città di Torino e dalla Compagnia di San Paolo, ha l’obiettivo di armonizzare i servizi e le attività nel rispetto delle specificità di ogni istituto, dando origine a un modello culturale e gestionale innovativo e sostenibile di cui non si conosce uguale in Italia e tra i primi in Europa (in: http://www.compagniadisanpaolo.it/ita/Programmi/Polo-del-900/Il-programma )

02. Fondazione Polo del Novecento, 19.01.2016

La Città di Torino aderisce formalmente alla Fondazione Polo del Novecento, condividendo atto costitutivo e statuto insieme a Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo. Il sì della Giunta comunale è arrivato la mattina del 19 gennaio 2016. In tale occasione è stata annunciata l’imminente inaugurazione ai primi di marzo degli spazi rivitalizzati dei Quartieri Militari juvarriani, trasformati in sede unitaria degli istituti culturali cittadini impegnati nella ricerca e nella sensibilizzazione intorno al ‘900 sociale, economico e politico. La delibera approvata il 19 gennaio dalla Giunta e proposta all’esame del Consiglio Comunale dà forma a una “fondazione di partecipazione” i cui fondatori sono Città, Regione e Compagnia di San Paolo. Alla fondazione partecipano il Museo Diffuso della Resistenza, l’Istoreto, l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, l’Ismel, la Fondazione Antonio Gramsci, la Fondazione Vera Nocentini, l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, il Centro Studi Piero Gobetti, la Fondazione Carlo Donat Cattin, l’Unione Culturale Franco Antonicelli e l’Associazione Rete Italiana Cultura Popolare. Armonizzando i servizi e le attività, nel rispetto delle specificità di ogni istituto, si compie un’integrazione spaziale e funzionale che non potrà che giovare alla diffusione dei valori di cittadinanza e democrazia.
Si tratta del coronamento di un progetto che coinvolge le due ex caserme negli isolati dei Santi Celso e Daniele, all’angolo tra corso Valdocco e via del Carmine. Immobili di proprietà della Città, che furono edificati tra il 1716 e il 1728 eseguendo il progetto di Filippo Juvarra su commessa di Vittorio Amedeo II. Concluso nel 2003 il restauro di Palazzo San Celso di via del Carmine 13, sono ora terminati, grazie al cospicuo finanziamento di sette milioni di euro garantito dalla Compagnia di San Paolo, i lavori di ristrutturazione dell’edificio San Daniele e si stanno completando gli arredi. Al piano terreno di via del Carmine 14 ci sarà uno spazio espositivo, una buvette, ai piani superiori uffici e archivi. All'interno di Palazzo San Daniele troveranno spazio anche le nuove sedi delle associazioni appartenenti al comitato di coordinamento delle associazioni della resistenza (Anpi, Anppia, Fiap, Aned, Avl e Associazione nazionale combattenti e reduci) (tratto da comunicato stampa del 19 gennaio 2016).


03. Gli Enti culturali del Polo

Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza  (ANCR)

L’ANCR è stato costituito a Torino nel febbraio del 1966 per iniziativa, fra gli altri, di Ferruccio Parri e dell’allora sindaco di Torino Giuseppe Grosso. Ha avuto come presidenti Franco Antonicelli e, successivamente, Paolo Gobetti. I suoi principali compiti istituzionali consistono nel reperimento e nell'opera di conservazione di tutte le pellicole cinematografi che girate durante la Resistenza e di quelle concernenti la guerra partigiana, i regimi fascista e nazista, l’antifascismo, la deportazione in Italia e in Europa nel corso della Seconda guerra mondiale; nella sistematica raccolta di testimonianze videoregistrate riguardanti gli anni fra le due guerre mondiali, il periodo della guerra e della lotta partigiana, il secondo dopoguerra; nello studio, inoltre, del mezzo cinematografico in genere come fonte documentaria ( http://www.ancr.to.it/wp/ )

Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (ANCR)

Fondata dai reduci della Grande Guerra nel 1919. Oggi è formata dagli ex combattent i del Secondo Conflitto Mondiale, dai loro familiari e dai soci simpatizzanti. L’associazione, ora Ente Morale, si impegna nella testimonianza della memoria dei cadut i in guerra. L’obbiettivo dell’associazione è di poter rappresentare i sacrifici e gli eroismi dei combattenti, custodendo la memoria storica e preservandola intatta per le nuove generazioni. Sito: http://www.combattentiereduci.it/

Associazione Nazionale ex Deportati dei nei campi nazisti (ANED)

Associazione Nazionale Ex Deportat i nei campi nazisti, afferma e persegue i valori di libertà, giustizia e pace, testimoniando attraverso l’esperienza dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, e una vasta documentazione, l’unitarietà e verità della storia della memoria antifascista, ponendosi l’obiettivo di dar voce e rappresentanza a tutti coloro che per questi valori hanno sofferto e hanno dato la vita. Scopo dell’Associazione è di valorizzare il contributo di deportate e deportati alla costruzione di un Paese libero e democratico, dove sia data concreta attuazione ai principi della Costituzione repubblicana, nella speranza che il futuro sia memoria e non destino. Sito: http://www.deportati.it/

Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI)

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, fondata nel 1945, ha lo scopo di riunire in associazione tutti coloro che hanno partecipato con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione d’Italia, e tutti coloro che, lottando contro i nazifascisti, hanno contribuito a ridare al nostro paese la libertà e a favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo; a concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli e a dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione. Sito: http://www.anpi.it

Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA)

L’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, nasce nel 1946 per volontà di coloro che furono perseguitat i dal regime fascista, dalla sua instaurazione fino alla sua caduta. Dato fondamentale dalla nascita dell’Associazione ad oggi è il riconoscersi nei valori dell’Ant ifascismo. La sede di Torino promuove conferenze sulle tematiche antifasciste, ricerche storiche sul ‘900, interventi nelle scuole mirati alla conoscenza della opposizione al fascismo, della Resistenza armata e della Costituzione repubblicana, alla cui stesura parteciparono i fondatori dell’ANPPIA, tra i quali Sandro Pertini e Umberto Terracini. Sito: http://www.anppia.it/

Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD)

L’Associazione è nata dopo il Trattato di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947 con lo scopo e gli obiettivi di “Rinnovare e conservare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle Foibe”. La Legge 30 marzo 2004 n.42 istituisce il Giorno Del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo degli Istriani – Fiumani-Dalmati dalle loro terre.

Associazione Volontari della Libertà Piemonte (AVL)

L’Associazione Volontari della Libertà del Piemonte ha parte della Federazione Italiana Volontari della Libertà costituita da Enrico Mattei. E’ nata, nel 1948, per riunire i resistenti di tutte le formazioni fedeli agli ideali di Libertà e Democrazia per i quali si immolarono tanti italiani. Ricordarli e tramandarne la Fede e i Valori alle nuove Generazioni è il nostro principale impegno. Sito: http://www.fivl.eu/?/associazioni-federate/assoc-volontari-della-libert-piemonte-torino

Centro Culturale Pier Giorgio Frassati

Il Centro Culturale Pier Giorgio Frassati, fondato nel 1980 da un gruppo di docenti, professionisti e uomini di cultura di Torino, opera in Piemonte dal 1981 e ha avuto origine da un particolare evento: la prima visita di Giovanni Paolo II alla città piemontese. In quella occasione il Papa rilevò quanto fosse necessario riprendere, in dialogo fecondo con tutte le culture, i valori dell’umanesimo cristiano, ed indicò, quale esempio affascinante, la vita del beato Pier Giorgio Frassati, giovane studente universitario (figlio del senatore Alfredo Frassati, ambasciatore del Regno e proprietario del quotidiano “La Stampa”). Dalla sua nascita il Centro ha già svolto un ampio programma di incontri, convegni, mostre concerti, pubblicazioni, coinvolgendo eminenti personalità della cultura italiana e straniera. Collaborano con il Centro Culturale numerosi volontari che, grazie all’apporto di esperti, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, docenti universitari e professionisti, curano la progettazione e la realizzazione delle attività. Inserito dalla Regione Piemonte fra le “associazioni culturali di rilevante interesse regionale” (lr. 13/2016) ed iscritto all’Albo delle Associazioni della città di Torino, il Centro si avvale di contributi da parte di privati, di enti pubblici e delle quote dei propri soci. Inoltre il Centro Culturale Pier Giorgio Frassati vanta una biblioteca di notevole rilevanza, che si presenta in continuo sviluppo a partire dagli anni ’80 del secolo scorso e che comprende oltre 10.000 volumi. All’interno di essa è presente un intero settore dedicato allo scrittore Vasilij Grossman che dal 2009 raccoglie documentazione bibliografica e materiale archivistico con lo scopo di raccogliere e ordinare tutti i materiali editi e inediti che riguardano la vita e l’opera dello scrittore ( http://www.centrofrassati.it/ ).

Centro Internazionale Primo Levi

Il Centro internazionale di studi Primo Levi promuove la conoscenza di Primo Levi, testimone di Auschwitz, scrittore fra i più noti dell’Italia contemporanea, chimico e intellettuale sempre attento alle domande delle nuove generazioni. In questo si rivolge sia ai cultori di discipline umanistiche e scientifiche, sia al vasto pubblico di chi, fra i giovani e i meno giovani, può apprezzare la sua opera, il suo pensiero e la sua personalità. Il Centro ha sede a Torino, la città dove Primo Levi è vissuto dal 1919 al 1987, e si propone di raccogliere le edizioni delle sue opere, le numerose traduzioni pubblicate in tutto il mondo, la bibliografia critica, ogni forma di documentazione scritta e audiovisiva sulla sua figura e sulla ricezione dell'opera. Intende inoltre offrire un sostegno alle ricerche degli studiosi e realizzare proprie iniziative, quali la Lezione Primo Levi promossa nell'autunno di ogni anno, per alimentare il dibattito sui temi più cari allo scrittore torinese. Il Centro è un'associazione costituita nell'aprile del 2008, di cui sono soci fondatori la Regione Piemonte, la Città e la Provincia di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Comunità ebraica di Torino, la Fondazione per il libro, la cultura e la musica, la famiglia di Primo Levi ( http://www.primolevi.it/ ).

Centro Studi Piero Gobetti

Anno di nascita 1961. Fondato da Ada Prospero, Paolo e Carla Gobetti insieme ad alcuni amici di Piero. Da allora, il Centro studi Piero Gobetti lavora per far conoscere la storia dell’antifascismo e la cultura italiana del ‘900. Piero e Ada, Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone e Bianca Guidetti Serra: attraverso le loro biblioteche e i loro archivi personali, le voci del Centro raccontano un passato presente, storie di ieri e di oggi. Le nostre parole chiave: ricerca, formazione, promozione, autonomia, iniziativa (1). Il Centro studi Piero Gobetti aderisce al Polo del '900 con le sue attività e una parte del suo patrimonio biblioteconomico e archivistico, mantenendo la sede storica di via Fabro 6. Sito: http://www.centrogobetti.it/

CSC - Archivio Nazionale Cinema Impresa

Nel 2006 viene inaugurato a Ivrea l'Archivio Nazionale Cinema Impresa, in convenzione tra la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa, per la conservazione e la diffusione dei documenti visivi realizzati in ambito d'impresa. Direttore dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa è Bartolomeo Corsini. L'Archivio, che ha sede nell'ex asilo olivettiano progettato da Mario Ridolfi, conserva circa 78.000 rulli di film realizzati a partire dai primi anni del Novecento da imprese come Aurora, Borsalino, Bosca, Breda, Innocenti, GTT, GFT, Montecatini, Montedison, Nino Cerruti, Edison, Fiat, Ferrovie dello Stato, Olivetti, Recchi Ingegneria, Martini & Rossi, Marzotto, Necchi, Rancilio, Italgas, Birra Peroni, Aem Milano, Venchi Unica, Biscotti Maggiora, Veneranda Fabbrica del Duomo, Istituto per il Commercio Estero, Metropolitana Milanese; enti di ricerca come l'Enea e l’Enea Antartide; case di produzione come Fargo Film, Documento Film, RPR, Buttafarro, Film Master e Rectafilm, associazioni culturali Art Doc Festival, FEDIC e privati come Edoardo Fadini, Filippo Paolone, Andrea Bernacchi, Ranuccio Sodi, Famiglia Di Segni, Paolo Gioli, Gualtiero Camerini, Antonio Canevarolo, Giorgio Pisca e Corrado Farina. Il cinema industriale ha rappresentato dagli anni Trenta agli anni Ottanta un settore importante della politica aziendale e ha prodotto migliaia di documentari che oggi costituiscono un patrimonio prezioso per ricostruire la storia economica e sociale dell'Italia e più complessivamente la memoria del nostro tempo. La riscoperta degli archivi industriali consente inoltre di valorizzare ambiti produttivi del cinema italiano a lungo dimenticati, reintegrando nella filmografia di importanti cineasti le opere da loro realizzate per il cinema d'impresa. L'archivio conserva, infatti, opere di: Pier Paolo Pasolini, Alessandro Blasetti, Paolo e Vittorio Taviani, Bernardo Bertolucci, Luciano Emmer, Dino Risi, Valentino Orsini ed Ermanno Olmi. L’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea e la Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno realizzato un canale Youtube sul cinema d'impresa, CinemaimpresaTV Obiettivo principale dell'iniziativa è quello di far conoscere sul web il grande patrimonio degli archivi d'impresa, rendendo possibile a ricercatori, studenti o semplici curiosi la consultazione in rete di documenti audiovisivi di fondamentale importanza per ricostruire la storia economica e sociale del secolo scorso. Ad oggi il canale è stato visitato da 4.600.000 di persone. Negli ultimi anni l’Archivio si è aperto a generi cinematografici poco o per nulla conosciuti come il cinema a tematica religiosa, con i film della congregazione Salesiana e della Mediacor, il cinema sperimentale e militante e il cinema di famiglia di cui conserva una delle più numerose collezioni nazionali: circa 10.000 film che testimoniano l’evoluzione di un’intera comunità (http://www.fondazionecsc.it/context.jsp?ID_LINK=804&area=106).

Federazione Italiana Associazioni Partigiane (FIAP)

Costituita nel 1949 da Ferruccio Parri azionista comandante partigiano e primo Presidente del Consiglio dell’Italia libera. La FIAP nasce con l’intento di tenere viva la memoria della Resistenza e in particolare l’esperienza di Giustizia e Libertà, delle brigate Matteotti, del Partito d’Azione, dei socialisti, dei liberalsocialisti, degli anarchici e di tutti gli indipendenti che nel secondo dopoguerra non si riconoscevano nella logica degli schieramenti internazionali contrapposti. La sede centrale si trova a Milano. Ad essa aderiscono associazioni e circoli che si richiamano ai valori e ai principi che essa difende. Attraverso corsi, convegni, seminari, eventi nelle scuole, percorsi didattici, mostre, F.I.A.P. mantiene vivi i valori della Resistenza, partecipando a ricorrenze legate all’unità e storia nazionali.

Fondazione Carlo Donat-Cattin

Anno di nascita: 1992. Costituita su impulso degli eredi di Carlo Donat-Cattin. Soci fondatori, fra gli altri, Franco Marini, Siro Lombardini, don Antonio Mazzi, Giovanni Porcellana, Giovanni Spadolini. La Fondazione è stata giuridicamente riconosciuta con D.M. il 5 /3/1998. Si propone di favorire studi e ricerche sulla storia del pensiero sociale, politico ed economico tra '800 e '900, specie per quanto riguarda il movimento cattolico e la sua presenza nella società italiana ed europea. L'Archivio ha ottenuto dallo Stato il riconoscimento di interesse storico in quanto “costituisce una fonte di cospicua importanza per la storia delle correnti politiche e sindacali di ispirazione cattolica in Piemonte e sul piano nazionale". La Biblioteca /emeroteca è specializzata nella storia del pensiero cattolico (1). Sito: http://www.fondazionedonatcattin.it/

Fondazione Giovanni Goria

La Fondazione non ha scopo di lucro e promuove la cultura attraverso la ricerca e la formazione con attenzione ai temi su cui si impegnò Giovanni Goria, parlamentare italiano ed europeo, Ministro e Presidente del Consiglio. Promuove studi, ricerche, dibattiti sulle tematiche dello sviluppo della società italiana del Novecento con focus sugli argomenti di stringente attualità: dalla realizzazione dell’Unione Europea, all’integrazione e alla legalità, su cui propone percorsi d’approfondimento. Parte fondamentale della Fondazione sono la biblioteca e l’archivio. La prima specializzata in testi economici e sociologici, il secondo affianca all’originario Fondo Goria continue acquisizioni tra cui documenti giudicati di elevato interesse storico dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali. Dal 2009 è partner della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino nel progetto Talenti della Società Civile, che ha assegnato 550 borse di ricerca ai giovani laureati di Piemonte e Valle d’Aosta ( http://www.fondazionegoria.it/ )

Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci

La Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci nasce nel 1974 e fin da subito diventa un punto di riferimento importante per la produzione di cultura nella città di Torino; sviluppando così la sua mission (art.2 dello statuto), si pone quindi come punto di incontro e mediazione fra le varie culture di sinistra e come osservatorio privilegiato dello sviluppo socioeconomico della città. Negli ultimi anni la Fondazione si è andata via via specializzando in storia del movimento operaio, associando però questa vocazione (implicita già nel nome che porta) con una sempre crescente attenzione ai temi critici della società contemporanea (lavoro, giovani, flessibilità) e alle nuove tendenze di politica culturale per lo sviluppo locale. Da queste due istanze nasce l'esigenza di esplorare nuove strade comunicative e produttive, in collaborazione con Istituzioni e Fondazioni analoghe e soggetti provenienti da ambiti differenti. L'attività della Fondazione si concentra su tre fronti: la diffusione di cultura (attraverso seminari, convegni, ricerche, corsi per le scuole, ecc.) la Biblioteca e l'Archivio ( http://www.gramscitorino.it/ )

Fondazione Vera Nocentini

Anno di fondazione: 1978. Soci fondatori: un gruppo di dirigenti sindacali, intellettuali e di docenti universitari tra cui Cesare Delpiano, Dora Marucco, Domenico Sereno Regis, Franco Gheddo, Fredo Olivero e Gianni Alasia. La Fondazione Nocentini propone a studiosi italiani e stranieri un ingente patrimonio costantemente in espansione costituito da fondi bibliotecari, archivistici, audiovisivi e iconografici. Promuove e coordina ricerche sul tema del lavoro, dei movimenti migratori e delle pari opportunità. Organizza seminari, percorsi didattici e di formazione, utilizzando nuove forme di linguaggio e comunicazione (1). Sito: http://www.fondazioneveranocentini.it/

ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali

Anno di fondazione: 2008. Soci fondatori: Città di Torino, Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, Fondazione Vera Nocentini, Istituto di studi storici Gaetano Salvemini. L’Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali, nasce a Torino per conservare e valorizzare materiale documentario (fotografie, manifesti, audiovisivi, libri, riviste e documenti d’archivio). Custodisce la memoria storica sul lavoro e sui diritti sociali, rendendola fruibile in chiave attuale, divulgandola con linguaggi innovativi attraverso la didattica e la ricerca a livello nazionale e internazionale (1). Sito: http://www.ismel.it/

Istituto di studi storici Gaetano Salvemini

Anno di nascita: 1977. Fondato su iniziativa di alcuni storici come Giorgio Spini, Massimo Salvadori e Franco Venturi, dal 1981 è presieduto da Valerio Castronovo. Promuove ricerca e divulgazione su temi di storia contemporanea italiana e internazionale, richiamandosi idealmente a Gaetano Salvemini e al suo storico impegno intellettuale e antifascista nelle lotte civili e culturali. Possiede un’importante biblioteca specialistica e un archivio politico-sindacale. L’intensa attività di ricerca ha alimentato varie collane editoriali e numerose pubblicazioni (1). Sito: http://www.istitutosalvemini.it/

ISTORETO Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti”

Anno di nascita :1947. Fondato dal Comitato di Liberazione Nazionale piemontese su impulso di Franco Antonicelli e di Alessandro Galante Garrone. L’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della Società contemporanea (Istoreto) possiede un ingente patrimonio bibliotecario e archivistico e ne cura la conservazione e la valorizzazione. Svolge attività scientifica e didattica, in collegamento con istituzioni culturali italiane ed europee, e si occupa di ricerca e promozione culturale, ponendo particolare attenzione alla comunicazione e all’utilizzo delle nuove tecnologie (1). Sito: http://www.istoreto.it/

Museo Diffuso della Resistenza, della Guerra, della Deportazione, dei Diritti e della Libertà

Il Museo è stato inaugurato il 30 maggio del 2003 e ha sede nel settecentesco palazzo dei Quartieri Militari di San Celso, costruito su disegno di Filippo Juvarra nel 1716. Nello stesso palazzo sono ospitati l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e il Centro internazionale di studi Primo Levi. Il concetto di “museo diffuso” sottolinea lo stretto rapporto con il territorio e l’impegno a favore della valorizzazione dei luoghi di memoria: un invito a uscire dagli spazi espositivi per ritrovare nel tessuto cittadino le tracce della nostra storia. L’allestimento permanente “Torino 1938 – 1948. Dalle Leggi Razziali alla Costituzione” rievoca la vita quotidiana durante la guerra, l’occupazione tedesca, la Resistenza e il ritorno alla democrazia, attraverso le immagini, i suoni e le voci dei testimoni, presentati in una originale installazione multimediale. Partendo dalle vicende di Torino e del suo territorio nel periodo del secondo conflitto mondiale, il Museo estende il suo interesse all'Europa, al Novecento e alla contemporaneità: ospita e organizza mostre temporanee, incontri, convegni, proiezioni, spettacoli, attività educative. Sito:  http://www.museodiffusotorino.it

Rete Italiana di Cultura Popolare

Anno di nascita: 2004. Fondato su iniziativa dell'Associazione Teatro delle Forme e dell'Unione delle Province Italiane. La RICP svolge attività di ricerca e progettazione di azioni mirate alla individuazione, tutela, valorizzazione e riproposizione, nel solco della modernità, delle tradizioni e delle diverse espressioni di cultura popolare. L'obiettivo è quello di mettere a sistema le riconosciute diversità che caratterizzano le attività socio-culturali dei territori, lette come luoghi di socialità in cui trasmettere saperi e conoscenze, facendone emergere le relative appartenenze (1). Sito: http://www.reteitalianaculturapopolare.org/

Unione Culturale Franco Antonicelli

Anno di nascita: 1945. Fondata da un gruppo di intellettuali antifascisti tra cui Norberto Bobbio, Guido Hess, Francesco Menzio, Massimo Mila e Cesare Pavese. Lungo i suoi settant'anni di attività l’Unione Culturale Franco Antonicelli si è posta l'obiettivo di contribuire alla conoscenza e alla diffusione dei movimenti artistici e culturali italiani e stranieri, con una particolare attenzione ai giovani e ai nuovi cittadini. L'Associazione assume come proprio riferimento la democrazia, l’eredità dell’antifascismo e della Resistenza, la tradizione maturata nel mondo del lavoro e nel movimento operaio (1). Sito: http://www.unioneculturale.org/

 

 

Note

(1) dal sito: http://www.polodel900.it/enti/

Fonti Archivistiche

  • https://archivi.polodel900.it/

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino