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latrava , Sa n Giuseppe e parecchi angeli, ed a
cornu cvallg d ii
VI era la
Na tività di Ges ù con la B. V., Sa n Giovan ni Battista, San Secondo,
~an
C.arlo,
~an
Giuseppe e molti angeli. 1\la nel 1727 vi stava g iil per
Icona Il Crocifisso di legn o accostat o da due ang eli adoranti che vi
è
tu ttod ì, da ambi
i
lati le statue clella
B.
V. e della Madd alena, scom–
parse dap poi, pregiata scoltura di Francesco Borello tor inese che era
priore clell' Accademia cii disegn o
.
detta cii S avoia nel 1676 ed eseg uì
altri lavori nel palazzo reale ed in
varie chiese .
Quest'et cappella fu restaurata
nel 1787 su ricco ecl elega nte di–
segno clell' ingegner e Luigi Bar–
beris a spese della compag nia del
Sacra men to ( 18), e
merc è
il con–
corso di re Vittor io Amedeo
III ,
dell' arcivescovo Cos ta e di molti
canonici ; e fu allora' rivestita di
marm i e cii quattr o colonne ad–
dossate al muro per un terzo, la–
voro di Pietro Casella. Vi presta–
rono pure l'op era loro i fratelli
Novaro, detti
Braziè ,
scultor i fio–
risti ed allievi del Bonzanigo. Uno
dei Dughè vi fece la por tina ciel
taber nacolo
CO:l
figure in basso ri–
lievo di metallo dorato
( 19) .
I
frat elli Collini scultori del Re ne
lavoraro no la bellissima mensa coi
du e putti che contemplano mesti
il volto del Cristo impresso nel
Sudario
(20) ;
Stefano Maria Cle–
mente ( 2
l )
vi lavorò le due sta tue
Stat ua Ji Salita T eresa nellu cappell.t Jel Crocefisso.
cii legno della Addolorata e di San
Giova nni Ev ang elista , nonchè il g ruppo a ' mezzo rilievo dci Padre eterno
col Divino Spirito; e la balaustr a, a colonn ette cii bardi glio ci Valdieri
coi bassifondi di rosso di Francia e le corni ci di giallo di Verona vi fu
probabilmente tr asport ata dalla chiesa ora distrutta dell' Ann unziata delle
monache celestine.
'
Nell'aprile del 1804 furon o trasportate in questa cappella le due
statue mag giori del vero , di marmo bianco, che rappresentan o Santa
Cristina e Santa Teresa, oper e stupend e di Pietro Legros
( 22),
desti–
nate per la facciata di Santa Cris tina e rimaste nell'interno cii.essa fino
al temp o della rivoluzione francese
( 23) ,
allorc hè, soppresso il convento
delle Carmelitane di Santa Cristina, furono trasportate nel Duomo. Seb-