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CAPITQLO XIX.
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tesoro •.della sacrestia andò in g ran
parte disp erso quando il vecchio du omo
fu atterrato, altr o e più ricco se ne
venne formando a mano a mano nel
nuovo, che sa rebbe oggi mera vig lia a
vedersi, se esso pure non fosse stato
consunto da fortunose vicende .
A tacere di qu ella parte che ri–
torn ò nel tempio Roveresco ad ope ra
compiuta, vi si vedevano nel '505 una croce d 'ar gento con piede
e d ue immag ini, del .peso di dodici marchi e du e oncie ; U/1a
mazz a cap itolare d 'arg ento coronata d 'un
aglllls
Dei,
emblema del
Capitolo ( r) : una pace dello stesso metallo freg iata di angeli, di
un' immagin e della B. V., di fiori, di saffiri e di
.una
croce di Savoia,
del peso di sei oncie e mezza ; un altra pace con la B. V. delle Grazie,
quindici rubini , un sa ffi ro ed uno smeraldo
( 2) ;
un calice d'argento al–
l'arma di ·Savoia nel piede; un altro con piede rotondo segnato d 'un a
croce (3) ; uno grande ad opera di smalto che era stato do nato dal
cardi nal Domenico; uno dato dal canonico Placencia con figura d'oca
nel piede ; uno all'anna dei Provana (4) ed un altro segnato nel piede
d 'un a man o di Ges ti e della lettera
B.
Nel '567 g ià se ne erano aggiunti uno con crocifisso e due stemmi
nel piede; un altro con l'arma di Savoia Racconigi , la pietà e le im–
magini della
B.
V. e di San Gioanni : un terzo dato dagl i Strata per
la cappe lla di San Giacomo segnato di sotto nel piede con lettera
B
e
con lo stemma lor o e di sopra col crocifisso e la
B.
V.; ed un quarto
che recava uno stemma di rosso alla leonessa ed al capo dell'imp ero .
Pregi evoli doni erano stati larg iti altres ì prima di quell'a nno dal
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