

CAPITOLO
VII.
R I )( ,\
che finisse l'anno
q 90 ,
Domenico
Della Rov ere, cardinale del titolo di Sa n Cle–
mente e vescovo di Torin o,
divisò
att errare
le tre chiese che c mponevan o l'a ntico duomo
e sulle lor o rovine innalz;lre qu ell'uni co che
ci
è
rimasto ad att estare la sua munificenza.
Che egl i innalzasse l'edifizio a tutta sua
spesa, ci consta da lettera cl:e eg li med esimo ne scrtve va
al se na to re Pietro Cara il
:q
dicembre del
1495
( I) ;
nè
gl i fi ICe\';1I1O difetto il denaro e il culto dell'arte.
Nat o nel
1440
da Gioan ni consig nore di Vino vo, di
antica stirpe torinese ( 2), e da Anna Dal Pozzo dei sig nori
di Brandizzo, chierico aveva fatto restaurare la chiesa di Sa nta
~[ aria
di T ivoleto pr esso Vinovo. Mentre studiava teologi a ' diritto ca nonico
nell' Università di T orin o, c tocco ap pena il vent unesimo a nno, era sta to
fatt o ca nonico di Ivrea e. poco dop o di Losaun a, Dimessa nel
q 66
la
ma nsion e di Ivrea ( 3), ebbe il
1 2
mag gi o
q7 :)
la pr cpositura dci ca–
pitolo torinese e ott enne in comme nda la prepo situra di San Rem igi o
in Carignano ( 4).
Il
-+
di aprile del
q74
g li
furono conferte altresì que lle di R ivoli e di
Xlon calieri . Volle an che fortuna legarlo alle sorti di F ra ncesco D .lln Ro–
vere papa Sisto IV; il qu ale,
perch è
nat o in Savona da umile stirpe, bra–
mando risalire a nobilt à di natali , pose il suo sguardo su Domen ico e
sul fratel suo Cri stoforo che forse aveva conosciuti in Chier i ( 5), c, chiama–
tili entrambi a Roma, tolse a protegg erli e sublimarli, qua si che g li fossero
con gi unt i d 'origine
( 6) . Ond'è
che, sebbene Cris tofo ro non abbia mai
eme rso per doti' e fatti singola ri, nondimeno Sisto IV creo lio governatore di
Cast el Sant' Angelo nel Q7 4, lo consacrò arcivesco vo di Tarantasia e diegli