

della catena alpina, ed in esse sono scavate, alcune in quasi totalità,
altre in gran parte, dalla pianura del Po alle regioni d’origine, le valli
tutte che dal clinale alpino scendono alla pianura padana.
Notiamo subito un fatto che ha, secondo noi, una certa importanza :
mentre le ellissoidi dello allineamento interno sono ampiamente avvi
luppate dalle formazioni cristalline,
arcaiche, prepaleozoiche,
più recenti,
scarsamente o quasi affatto lo sono verso Italia le due ellissoidi del
M. Bianco e del Mercantour appartenenti allo allineamento esterno.
Nell’ampio solco che si estende tra i due allineamenti in questione,
e nella sua parte più esterna, occidentale, intervengono altre formazioni
rocciose più giovani in immediato, o quasi immediato rapporto colle
ellissoidi; sono formazioni perfettamente determinabili cronologicamente
e colla scorta dello esame petrográfico, ed anche meglio con quello dello
studio dei fossili: questa fascia, non interrotta, che dal Rodano, giunge
in grande arco di cerchio al Mediterraneo, a Savona, presenta, in serie
ascendente, formazioni
paleozoiche
(carbonifero
e
permiano),
formazioni
mesozoiche [trias, giura, cretaceo),
formazioni
cenozoiche (eocene
e
plio
cene).
A questa zona stupendamente delineata ed accidentata fa riscontro
una piccola zona concentrica ad oriente dell’allineamento interno, però
in piccoli lembi isolati sul confine della pianura, dallo sbocco della
Dora Baltea a quello della Stura settentrionale, estremi e microscopici
rappresentanti di tale zona, che percorrendo il piede delle Alpi verso
oriente va sempre più ingrossandosi trasversalmente pel Biellese, il No
varese, la Lombardia, il Veneto, assumendo in queste due ultime re
gioni un grandissimo sviluppo ; anzi in corrispondenza della valle dell’A
dige tal zona penetra profondamente nelle formazioni cristalline alpine, e
va all’incontro, senza raggiungerlo, ad eguale protendimento della zona
esterna, che per l’Engadina si porta a Sud Est accennando quasi ad
un’ampia separazione della catena alpina cristallina in due gruppi ad
Ovest ed a Sud dell’attuale valle dell’Adige. Le formazioni cristalline
paleozoiche
e
mesozoiche
alpine nel passaggio all’Appennino cedono il
campo alle formazioni
cenozoiche,
che si sviluppano in assoluta predo
minanza, almeno per l’Appennino Ligure in immediata continuazione
delle
Alpi Marittime;
e dipendenza dell’Appennino
cenozoico
sono le
colline delle Langhe, dell’Astigiano, di Torino e del Casalasco sulla destra
dell’alta valle del Po.
Ecco quindi un’altra formazione rocciosa che va tenuta distinta da
quella alpina, sia perchè dall’Appennino dipendente e non dalla catena
delle Alpi, sia perchè nettamente dalle Alpi separata dalla valle padana,
sia perchè molto più recente essendo rappresentata da terreni
cenozoici
(eocene, miocene
,
pliocene).
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
141