

P A R T E I I .
DESCRIZIONE GEOLOGICA DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
CAPITOLO I.
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Le rocce descritte petrográficamente e cronologicamente.
1. Zone di rocce.
In un lavoro speciale che speriamo intraprendere e condurre a termine
fra tempo breve esamineremo la costituzione della catena alpina in rap
porto coll’età e l’assetto delle diverse formazioni rocciose, colla scorta
delle osservazioni di diversi ed autorevoli geologi e delle nostre proprie
nel campo dei nostri studi, e ne trarremo la esplicazione delle attuali
accidentalità oro-idrografiche della catena. Intanto possiamo constatare
in accordo colla generale dei geologi, che di Alpi si sono occupati, che
la catena alpina è sostanzialmente formata da un numero rilevante di
isole, allungate in ellissoidi di maggiore o minore sviluppo, costituite
di rocce cristalline antichissime, gneiss a grossa grana, talvolta grani-
toidi, al quale i geologi italiani diedero il nome di
gneiss centrale.
Queste isole ellissoidali si presentano riunite, o per meglio dire, disposte
in allineamenti paralleli, diretti prima da Nord Est a Sud Ovest, poi
da Nord a Sud, infine da Nord Ovest a Sud Est a partire dall’estremo
orientale ed a giungere all’estremo occidentale della catena : la direzione
dell’asse maggiore delle singole ellissoidi risponde generalmente alla dire
zione dello allineamento a cui appartengono. Nelle Alpi Occidentali pel
versante italiano, due di questi allineamenti si rendono manifesti, e sono:
quello interno formato dalle ellissoidi M. Rosa, Gran Paradiso, Dora-Maira,
quello esterno colle ellissoidi M. Bianco e Mercantour ; è a notarsi che di
questo ultimo tra il M. Bianco e il Mercantour si rileva il seguito in
Savoia e nel Delfinato coi gruppi cristallini di Belledonne e del Pelvoux.
Tra i grandi allineamenti si incastrano isole cristalline antichissime, meno
spiccatamente e regolarmente disposte in allineamento secondario; esempio