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a sinistra ed erbosi ; a destra abbiamo le scarne rupi di M. Gruetta e

tutto un seguito di deiezioni dovute al torrente del ghiacciaio di Gruetta

ed a quello del ghiacciaio di Frébouzie.

Incontriamo poscia uno sbarramento morenico rilegato alle deiezioni

del torrente di Malatra, la Dora lo taglia ed entra nel curioso bacino

di Pra Sec. Questo è quasi intieramente pianeggiante e si sviluppa per

2 chilometri fino allo sbocco del torrente di Armina, in esso troviamo

i casolari di Frébouzie, di Pra Sec, di Yachey: a destrapotenti accu­

muli di frane e deiezioni di numerosi canali scendenti dall’Aiguille de

l ’Evèque (m. 3261) e del torrentello del microscopico ghiacciaio del-

l’istesso nome: a sinistra un piano inclinato a curve morbidissime con

ricca vegetazione arborea, aperto qua e là in aree prative. Questo Pra

Sec è così chiamato per ironia ; a sinistra la grande prateria è di aspetto

acquitrinoso e come di gran piano di torbiera imbevuto come spugna

dalle acque sorgive e da quelle della Dora: a destra, in vicinanza dei

casali di Frébouzie, numerose e forti sorgenti pullulano alla base della

montagna, specialmente nell’epoca di grande fusione di ghiacciai, ed

allora il Pra Sec è inondato da limpidissime e fresche acque.

Da Pra Sec in basso sino allo sbocco del torrente scendente dal ghiac­

ciaio della Grande Jorasse, o torrente Montita, la valle non presenta

più alcuna divisione netta in bacini per circa 3.5 chilometri di sviluppo.

La Dora corre sinuosa ed assai profondamente incanalata. A sinistra

talora appare la roccia ricoperta da morenico, boscaglie e pascoli, cui

sovrastano i ripiani erbosi salenti alla Bernarda ed al M. de la Sax

a destra invece un succedersi continuo di possenti accumuli detritici

misti di morene e di deiezioni.

Più in basso la valle si incurva ad assumere la direzione a Sud 10°

Ovest fino allo incontro colla Dora di Veni sopra un tragitto di 2 chi­

lometri : la discesa è più accentuata divenendo la pendenza del 14 p. % :

il fianco sinistro offre un seguito di praterie declinanti nel senso della

valle e a destra le poderose alluvioni dei torrenti di Montita, di Ito-

chefort con dei massi rotolati misuranti fino a 50 centim. di diametro.

Succede la terminazione estrema del clinale di M. Fréty coperta di

di foreste, ed in basso il cuneo di Entréves formato dalle alluvioni

delle due Dorè ; il villaggio si trova in pericolosa situazione giacché

pel continuo accumularsi delle alluvioni s’innalza il letto della Dora

di Ferret per cui trovasi già ora ad un livello superiore a quello di

Entréves e de’ suoi coltivi.

Seguitando l’ordine istesso adottato per la vai Veni, comincieremo la

descrizione del versante Nord Ovest di vai Ferret dall’alto.

Prima si presenta il vallone di M. Dolent italiano riempito compie-

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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