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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA

lometri di sviluppo in lunghezza, una media larghezza di 1500 metri,

una superficie di chil. q. 4.5 ed una media pendenza del 25 p. % .

A terminare il versante Sud Est di vai Ferret rimane un piccolo

tratto di poco più di 2 chilom. quad. compreso fra la strada mulat­

tiera al grande Ferret fino al torrentello che discende dal piccolo Ferret

(m. 2488) o passo di Grapillon tutto rovine e canali ripidissimi sca­

vati dalle acque nelle rocce schistose della Tête du Ferret: le acque

declinanti da questo tratto di versante si raccolgono in piccolo torren­

tello origine della Dora di Ferret, che accompagna in curva la morena

del ghiacciaio di M. Dolent fuori del suo bacino originario.

La vai Ferret non è divisibile così nettamente in bacini distinti come

la vai Yeni, pur non di meno qualche cosa di analogo si verifica. La

totale lunghezza della valle è presso a poco di 15 chilometri dalla con­

fluenza delle due Dore al colle di Grapillon, e in questo tragitto il

dislivello è da 2488 metri a 1287, cioè di 1201 metri; la pendenza

verrebbe ad essere dell’8 p. % ; ma se si vuol considerare la valle come

regolarmente costituita alla terminazione del ghiacciaio di M. Dolent

a 2007 metri, il dislivello risulta appena di 720 su 14 chilometri, e la

pendenza si ridurrebbe lungo il torrente a soli 5 p. % .

11 circo originario della valle è occupato dalla coda estrema del

ghiacciaio di M. Dolent, che uscendo dal suo vallone natio diretto Nord

Ovest-Sud Est forma un angolo di 15° dirigendosi da Nord-Sud ad as­

sumere la direzione della valle. Il ghiacciaio di monte Dolent si ap­

poggia ad uno sperone di roccia limite Nord del vallone Combetta; è

in questo spigolo che stanno i chalets di Pré de Bar (m. 2051): dal­

l’altro lato il ghiacciaio striscia contro le stupende rocce levigate di

M. Rouge (m. 3274): il ghiacciaio termina a 2007 metri di altitudine,

raggiungendo quasi quello del Triolet che anche lui accenna ad inflet­

tersi. Si viene quindi a costituire nel

thalweg

della valle per oltre un

chilometro un bacino di detriti morenici e di alluvioni glaciali, ove

ristagnano torbide acque: ivi si uniscono i prodotti di fusione dei due

ghiacciai nominati e quello del torrente Combetta e dei rivoletti diroc­

ciane dalla Tête du Ferret.

Viene in seguito un tratto pianeggiante di circa 3 chilometri su 200 m.

di media larghezza fin presso allo sbocco del torrente di Malatra e

di quello che scende dal ghiacciaio di Frébouzie. In parte è formato di

alluvioni della Dora, ma più in basso si osserva nel mezzo della valle

una serie di piccole alture di frantumi accatastati con rigogliosa ve­

getazione arbustacea: ivi dapprima esisteva un florido pascolo che nel

1717 per uno scoscendimento dal M. Gruetta fu trasformato in sterile

pianura quale ora la vediamo. I fianchi della valle sono a dolce pendìo