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PARTE 1 — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA

4. Cenni sulla vai Ferret (italiana).

La vai Ferrei (italiana) è la riproduzione in senso inverso della vai

Veni; così ancora la catena da Courmayeur al colle Ferret, limite a Sud

Est, si presenta come riproduzione di quella che da Courmayeur al colle

della Seigne limita a Sud Est la vai Veni. Se noi consideriamo che le

formazioni rocciose del versante Sud Est del M. Bianco e quelle tutte

che parallelamente si sviluppano di fronte dalle origini di vai Veni a

quelle di vai Ferret sono divise quasi esattamente per metà dal

thalweg

di valle Dora da Entrèves a Pré-St-Didier, e dal suo prolungamento

fino al colle del Gigante, non ci meraviglieremo se a destra ed a sini­

stra della valle, montagne e valli presentano la più spiccata rassomi­

glianza da potersi considerare come riproduzione le une delle altre;

in senso inverso però, in forza della pendenza di vai Veni a Nord Est,

di vai Ferret a Sud Ovest. Constatiamo nelle due valli poi presso a poco

uguali dimensioni in lunghezza, in larghezza, estensione superficiale;

configurazione quasi identica, e quasi eguaglianza di elevazione altime­

trica.

I limiti della vai Ferret sono: ad Ovest la linea rispondente al corso

della Dora Baltea da Pré-St-Didier alla confluenza di Entréves, il cli-

nale di M. Fréty, fino al colle del Gigante per 10900 metri all’incirca;

a Nord Ovest il clinale principale del gruppo del M. Bianco dal colle

del Gigante (m. 3547), per le Aiguilles Marbrées (m. 3514), il Dente del

Gigante (m. 4014), l’Aiguille de Rochefort (m. 4014), la Grande Jorasse

(m. 4205), la Petite Jorasse (m. 3682), l'Aiguille de Leschaud (m. 3780),

l’Aiguille de l’Éboulement (m. 3608), l’Aiguille de Talèfre (m. 3740),

l’Aiguille de Triolet (m. 3875) al M. Dolent per chilometri 13.5; a

Nord Est il clinale secondario dal M. Dolent al colle del Piccolo Ferret

(m. 2488), alla Tête du Ferret (m. 2715), al colle Ferret (m. 2543),

al colle Banderrey (m. 2699), all’Aiguille d’Angromettes o Combetta

(m. 2881), al Grand Golliaz (m. 3238) con uno sviluppo totale di metri

8875 ; a Sud Est il clinale secondario o terziario dal Grand Golliaz per

l’Aiguille de Bellacomba, a M. Tapié (m. 3006), all’Aiguille d’Arteneva

(m. 3077), l’Aiguille de Malatra (m. 3198), la Grand Rochère (m. 3326),

l’Aiguille de Chambave (m. 3083), la Tête de Currù (m. 2997), la Tête

Licone (m. 2800), il M. Cormet (m. 2470) fino a Palusieus di fronte

a Pré-St-Didier, per circa 15 chilometri. La periferia dell’area intera

sarebbe per conseguenza di m. 50375, la massima lunghezza è di metri

18900, la minima è di 12000, la media di 15200; la massima lar