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erbosi, rotti di quando in quando da gruppi di alberi fino in basso alla

Vachey. Questo vallone è tutto rottami in alto al piede delle rocce del

clinale, ma si inverdisce di grassi pascoli in basso a Sécheron, a Lé-

chise, ad Armina. Il suo sviluppo in lunghezza dalle origini al villaggio

di Prà Sec è di 4 chilometri, e la media larghezza di 1800 metri con

una superficie approssimativa di 7.2 chil. q. ; la sua pendenza media è

del 54 p. % dal clinale allo sbocco.

Più sviluppato è il vicino vallone di Malatra. Esso si origina in un

ampio circo occupato da un piccolo ghiacciaio, corrispondente alla curva

del clinale tra la Grande Rochère e -il M. Tapié: numerosi rigagnoli

convergenti si adunano nella conca superiore livellata ed a pascoli, quasi

antico fondo di lago. Questa conca è compresa tra il clinale nominato

or ora, la costiera d’Entre deux Sauts a sinistra e quella di Tcharfìère

(m. 2827) a destra. La conca è limitata in basso da un cordone more­

nico sotto cui il torrente s’incanala tra rupi ed ampii pascoli fino alla

Dora di Ferret. Lo sviluppo in lunghezza del vallone è di 5 chilometri;

la larghezza massima di 3 chilometri; la superficie è per approssima­

zione di 8 chilometri quadrati: il dislivello dalla origine allo sbocco

risulta di m. 1300, ciò che darebbe una media pendenza del 26 p. %•

La costiera Tcharfìère giunta a mezza discesa si incurva a Nord 15°

Est inviando in basso alla Dora un largo piano inclinato, inciso da pic­

colissimi valloni e ricoperto dai pascoli di Ferraché e Gruetta.

Più bizzarro e irregolare si presenta il bellissimo vallone di Bellacomba.

Esso si appoggia al clinale tra il Grand Golliaz (m. 3236) e il M. Tapié

{m. 3006) e sta tra la cresta di Tcharfìère e la parte sua deviata a si­

nistra, e l ’Aiguille d’Angromettes (m. 2881) sul clinale alpino ed una

piccola costiera allargata, depressa, che ne scende ad Ovest sotto il nome

d i Pian Golliaz. Questo grande bacino tagliato da canaloni in alto con

un piccolo ghiacciaio sotto alla Tcharfìère è solcato da non meno di 12

torrentelli, che sotto ai chalets di Bellacomba (m. 2203) si uniscono in

un solo corpo d’acqua, e questo si incanala in un profondissimo e stretto

burrone fino al suo sbocco sotto ai chàlets di Sagivan (m. 1943). In

alto sono grandiose distese di pascoli : il vallone si dirige in curva di­

scendendo Sud-Nord, Sud Est-Nord Ovest. Il suo sviluppo in lunghezza

è di 5000 metri; ha una larghezza massima in alto di 3000 metri e

minima in basso da 50 ai 100 metri : la sua superfìcie non è minore

di 8 chil. q. ; la media pendenza riesce del 24 p. %■ Ultimo vallone

del versante Sud Est è quello di Combetta. Scende dall’Aiguille d’An­

gromettes o Combetta tra il clinale alpino fino al colle Ferret, ed il

Pian Golliaz, ai pascoli Sagivan e di Pré de Bar; in alto è tutto rot­

tami di rocce, in basso ampiamente e riccamente erboso, misura 3.5 chi­

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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