

scura per abbondanza di grossi cristalli amfibolici. Sono meno frequenti
le varietà lamellari e leptinolitiche, quantunque non manchino affatto.
L ’assieme della massa presenta la divisibilità in istrati assai potenti,
ed accennata la
struttura a ventaglio
, per cui come nella ellissoide del
M. Bianco si elevano picchi estremamente scoscesi, alcuni realmente
inaccessibili.
La ellissoide del M. Bianco è formata di protogino. Non è il gneiss
cen
trale
del Gran Paradiso, ma una roccia equivalente : come desso è il pro
togino eminentemente cristallino, a grana piuttosto grossa, porfìroide,
cioè ricco di grossi cristalli di feldispato ortose emitropi, disseminati
irregolarmente nella massa e rilevantisi con macchie biancastre a facce
lucenti di sfaldatura. La sua pasta è formata di tre elementi, due comuni
col gneiss granitoide e porfìroide, il quarzo e l’ortose: il terzo è un mi
nerale magnesiaco che sostituisce la mica. Questa dissomiglianza non
crediamo debba prendersi in senso assoluto, esponevamo già in un nostro
lavoro sul M. Bianco, che rimase inedito negli archivi della Iieale Acca
demia dei Lincei, nè debba esser presa in soverchia considerazione, giacché
se nel Gran Paradiso predomina largamente la roccia granitoide micaci-
f'era, non mancano in modo assoluto e la clorite e il talco, mentre se quest i
minerali predominano al M. Bianco, non vi fa però totale difetto la mica.
Nelle due ellissoidi la roccia ha un carattere basico per l’abbondanza del
l’elemento feldispatico a petto dell’elemento acido il quarzoso. Tali ana
logie e piti ancora i rapporti tra le masse centrali e le cristalline in
volgenti in pressoché egual guisa nell’una e nell’altra ellissoide la roccia
centrale ci autorizzano a considerare il protogino del M. Bianco equi
valente al gneiss
centrale
del Gran Paradiso, del M. Rosa, della ellissoide
Dora-Maira, e del Mercantour, come il protogino sienitico (amfìbolico)
di Valpellina è equivalente del protogino tipico del M. Bianco. Le osser
vazioni fatte posteriormente ai nostri studii sul gruppo del M. Bianco
dagli ingegneri Zaccagna e Mattirolo condussero all’istessa conclusione :
infatti il Zaccagna in una sua nota
sulla Geologia delle alpi Occiden
tali,
pubblicata dal R. Comitato geologico italiano nel 1888, cita il gneiss
centrale
esistente al M. Bianco di Tacul, come cita pure una roccia di
aspetto protoginico presente nel gneiss
centrale
di Forno Alpi Graie,
nella Valle Grande di Lanzo.
Venendo ora alle particolarità petrografìche del protogino, diremo come,
generalmente massiccio ed a grossa grana e tipico nelle parti centrali
della ellissoide, possa rendersi alquanto schistoso e sminuire la grossezza
della grana nelle parti marginali. Anche però nell’interno della ellissoide
si incontrano rocce schistose quarzoso-feldispatiche come locali varianti
•e non di grande interesse nella massa protoginica. La varietà tipica pre
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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