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chilometri di lunghezza: i porfidi in questione sono a lenti isolate:

neppure hanno comunanza di caratteri e di giacitura con quelli del Lago

Maggiore e dello sbocco di valle della Sesia. I nostri porfidi sono inter­

nati nella massa cristallina alpina, il melafiro del Biellese è più esterno,,

alla falda alpina stanno quelli del Lago Maggiore.

G

kuppo

2°.

1Rocce magnesiache.

Quelle che contengono o solo o associato ad altri minerali un mine­

rale magnesiaco. Già vedemmo far passaggio a questo gruppo i porfidi

amfibolici, il granito amfibolico e la sienite sfenica.

Serpentino.

— Ecco una roccia molto diffusa nelle nostre Alpi ed a

caratteri variabilissimi. Nelle regioni interne è frequente la serpentina

compatta granulare, verde scura, omogenea di struttura e tinta, anche

verde grigiastra, scheggiosa per frattura, in grandi banchi o lenti od

amigdale, accompagnata frequentemente da serpentino nobile, traslucido,

da serpentino fibroso, cristallini di attinoto, di ferro magnetico. È altre

volte ancora a strati o banchi potenti a struttura granellare con areole

più chiare sul fondo verde scuro della massa, forse rispondenti a nuclei

di enstatite alterata, è la così detta serpentina bastitica. Tal’altra volta

presenta distinte le piccole masse verde-bronzine, brillanti di diallaggio

o enstatite o bronzite, col carattere spiccato di sfaldatura. Una varietà

colorata in verde giallo a struttura compatta trovasi in alcuni punti

di valle d’Aosta analoga alla serpentina di Snarum di Norvegia.

Nel cuore delle rocce

arcaiche

trovasi sovente la forma schistoide di

serpentina sotto il nome di serpentinoschisto, come in vai d’Orco. La

serpentina specialmente compatta e granulare compatta è in rapporto con

ammassi di lherzolite, da cui sembra provenire per idratazione ed in

alcuni luoghi puossi passare gradatamente dalla lherzolite a fine strut­

tura alla serpentina, come le serpentine a struttura granosa sono in

rapporto con lherzoliti a grossa grana.

Sui confini della

zona delle pietre verdi

tanto verso l’alto delle valli

piemontesi, come verso la pianura, le serpentine acquistano certi carat­

teri speciali che le avvicinano a quelle che alcuni geologi classificano

come

eoceniche

nell’Appennino: cioè è perfettamente diallagica, quello che

raramente si verifica nell’interno della zona, è scagliosa, frammentaria,

essa si rompe in scaglie triquetre, sottili da un lato, grosse dall’altro,

brillanti alla superficie di patina quasi di porcellana verniciata verde

variegata, nell’interno i frammenti sono a struttura compatta e di tinta

cupa : è accompagnata da serpentino fibroso, nobile e crisotilo ; si vuole

che provenga da lherzolite, colla quale alla falda alpina trovasi in rap­

DEI- TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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