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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

varietà, una delle quali è più frequente delle altre; ed è quella in cui

la roccia si presenta a grana fina bensì, ma distinguibile nettamente,

formata la pasta granulare cristallina da particelle di quarzo vitreo, e

di feldispato ortosico (senza esclusione di altri), bianco ordinariamente,

ed a superficie lucenti di sfaldatura: lamelle di mica varicolore, ma

più spesso grigia o verdiccia, s’impastano coi granuli quarzoso-feldispa-

tici, ed altre scaglie più vistose si dispongono in piani regolari, a mo’

di rivestimento, per cui la roccia gode sempre più o meno di schistòsità

e divisibilità in lastre di maggiore o minore sviluppo. La grana varia­

bile nella sua grossezza è quasi sempre più minuta di quella del gneiss

antico:

il quarzo è in prevalenza sui granuli feldispatici epperò la roccia

assume il carattere di acidità.

Numerose varietà dipendenti da variabilità di struttura e distribuzione

degli elementi minerali si possono incontrare: citiamo i gneiss euritici

e leptinolitici a grana finissima; i gneiss tabulari, come quelli di Lu-

serna, nei quali l’abbondanza di mica disposta in piani paralleli e re­

golari dà il prezioso carattere della divisibilità in larghe lastre, perfet­

tamente piane ; i gneiss fettucciati e zonati per più spiccata disposizione

degli elementi in lamine parallele piane od ondulate; i gneiss occhiatini

nei quali gli elementi assumono una disposizione a sferule bianche al

centro e grigio-verdastre alla parte esterna.

Numerose ancora le varietà per la presenza di minerali accessorii, come

granato, amfìbolo, grafite, tormalina, pirite, distene, ecc., ciascuna di­

stinta da un appellativo speciale indicante la natura del minerale ac­

cessorio: alcune di queste fanno passaggio a rocce di altri gruppi come

il gneiss amfibolico alla sienite schistosa, il gneiss talcoso all’arkesina

(una specie di protogino

recente

schistoso). La diminuzione del feldi­

spato conduce a varietà formante passaggio ai micaschisti, quella della

mica a pegmatiti schistose e talora si aggiunge del carbonato di calce

che dà un passaggio fra i gneiss e i calceschisti.

Frequentemente ancora il quarzo si isola e forma lenti, ammassi,

strati di quarzo grasso, come l ’abbondanza di quarzo granulare rilega

i gneiss alle quarziti. Per questa come per le altre rocce della zona ci

atteniamo alla descrizione delle varietà tipiche o più vicine ad esse,

giacché troppo lungo riuscirebbe passare in rivista tutte le varietà che

realmente si presentano in natura.

Micaschisti.

— Si rilegano ai gneiss per mezzo dei micaschisti fel­

dispatici, ed il passaggio è tanto graduale che non sempre riesce facile

il separare sul terreno ciò che è gneiss, da ciò che è micaschisto.

Questa roccia è formata dal minerale mica disposto in lamine frammez­

zate più o meno abbondantemente da laminette di quarzo granulare.