

ci occupiamo in modo speciale di una zona di lembi
paleo-mesozoici
che
ad oriente si estende tra gli sbocchi della Stura settentrionale e della
Dora Baitea servendoci di osservazioni nuove fatte in questi ultimi anni,
le quali in alcuni punti affermano, in altri modificano alquanto vedute
da noi esposte in precedenti lavori, già citati nel corso di questa pre
fazione, in esso paragrafo esaminiamo le opinioni del geologo Issel sulla
posizione relativa delle rocce di uno di questi lembi. Col paragrafo ot
tavo diamo uno sguardo generale, di assieme, alla grande valle di Aosta
passando poi ad esaminare nel 9° paragrafo le valli tributarie della Dora
Baltea dipendenti dalla elissoide del Gran Paradiso e nel 10° quelle
dipendenti dalla elissoide del Monte Rosa, discutendo in questo para
grafo alcune asserzioni del geologo Giordano. L’ll° paragrafo è destinato
allo esame della
tettonica
nei pressi del Monte Bianco, colla scorta di
sezioni ; e nel paragrafo 12° studiamo l’andamento delle zone di terreni
risultante dalle sezioni stesse; nel 13° esponiamo le nostre vedute sul
relativo assetto e sul valore
cronologico
delle diverse formazioni. I pa
ragrafi 14° e 15° sono destinati ad esaminare le opinioni di altri geo
logi Lory, Favre e Zaccagna sui rapporti
cronologici
e
tettonici
delle
formazioni nei pressi del Monte Bianco, esponendo poi nel paragrafo 16°
le nostre opinioni, diverse da quelle dei citati geologi.
L’ultimo paragrafo del capitolo, il 17°, è destinato a mettere in ri
lievo la dipendenza delle accidentalità
orografiche
dalla
tettonica
dei
terreni.
Il capitolo 3° è destinato allo studio delle formazioni
cenozoiche e
neozoiche
e per esso servono le carte 1* e 2*, già citate, colle sezioni
24a, 25a e 26% la carta 3a che mostra l’antico sviluppo glaciale e la
derivazione dalle singole valli delle falde acquee sotterranee
diluviali.
L’assetto delle formazioni
cenozoiche
è descritto nel paragrafo 1° tanto
a destra del Po quanto sulla sinistra. Il paragrafo 2* è destinato alla
esposizione delle generali condizioni delle formazioni
neozoiche.
Studiamo
poi il
quaternario
nelle valli del Pellice, del Chisone, della Dora Ri
paria, della Stura settentrionale, del Mallone, dell’Orco nei paragrafi
3°, 4°, 5°, 6°, 7° ed 8°. 11 quaternario della valle della Dora Baltea oc
cupa i paragrafi 9°, 10°, 11° e 12°. Nello studio del
quaternario
della
Provincia di Torino emettiamo alcune idee nostre e nuove le quali ci
PREFAZIONE
XI