

Pirite aurifera con altri solfuri metallici in una antica miniera aperta
alla base del Chàtelet in vai Veni, dubbio però se il giacimento non
debba ascriversi piuttosto a schisti cristallini fascianti le falde del pro-
togino; molibdenite, citata dal Favre al colle del Gigante; galena, ancor
al Chàtelet insieme con la pirite; oligisto, assai frequente in lamelle
speculari, diffuso nel protogino; corindone, si cita come riscontrato di
color roseo all’Aiguille di Triolet; a proposito di corindone conviene
notare che in una sua nota pubblicata a Torino nel 1875 il professore
Spezia rettifica in berillo la costituzione di un corindone azzurro pro
veniente daU’Aiguille de Charmoz, in pieno protogino, sul versante sa
voiardo del M. Bianco; sfeno, citato dal Favre al colle del Gigante e
dal Barelli al ghiacciaio di Miage.
Fra i silicati abbiamo l’asbesto e molti altri negli schisti cristallini
del ghiacciaio del Miage fascianti il protogino piuttosto che nel vero
protogino. La stilbite fu da noi incontrata nelle rovinose rocce cristal
line in rapporto col protogino del Brouillard a quasi 4200 metri di
altitudine, di cui l ’analisi eseguita dal professor Cossa diede i seguenti
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
185
risultati :
A c q u a ...........................................................................................18.26
Anidride s i l i c i c a ..................................................................... 56.47
Ossido d’allum inio..................................................................... 17.09
C a l c e ...........................................................................................7.74
S o d a ...........................................................................................tracce
99.56
La lazulite si vuole siasi trovata al ghiacciaio del M. Dolent; ma è
più probabile che il lapislazzuli, che si vende come proveniente dal
M. Bianco, sia di ben altra località, se dobbiamo tener conto del fatto
che si vendono agli
inglesi
(forestieri,
tornisti
in genere) come
pietre
del M . Bianco
le onici di Germania. Il Favre nel suo classico lavoro
sul M. Bianco cita la pirite all’Aiguille du Dru, dello sfeno, della fluo
rina, della prehnite aH’Aiguille des Courtes. Noi poi abbiamo incon
trata la grafite in nidi nel protogino alla base del Dòme de Rochefort.
In conclusione la massa protoginica del M. Bianco è anche più povera
di minerali di quella del gneiss
centrale
, e con questo ha di comune
il ferro oligisto e la grafite.
Ed anche da questo lato noi troviamo corrispondere molto bene il nostro
gneiss
fondamentale
, il nostro protogino, alle rocce
archeane inferiori
dell’America del Nord e di altre località, come si può constatare leg
gendone le descrizioni nelle opere diverse che trattano di esse formazioni
antichissime. Intanto la presenza della grafite e quel che è più dell’an