

si incontrano i numerosi giacimenti cupriferi, quasi sempre segnalati da
accentramenti di granati. Talora è la roccia stessa mineralizzata tanto da
dare utile prodotto che viene escavata, come ad Ollomont ed altre località.
1 minerali di ferro, magnetici, si presentano ancor essi come risultato di
separazione molecolare da rocce abbondantemente provviste dello istesso
minerale, specialmente le serpentine ; vediamo le serpentine arricchirsi di
punti neri, mosche, piccoli arnioni di magnetite, qualche volta di nitidi
cristalli ottaedrici di questo minerale, fino a giungere a masse imponen
tissime di ferro magnetico; questo affetta la conformazione ad ammassi,
piuttosto che di lenti schiacciate, strati intercalati a quelli delle rocce in
cassanti. La magnetite in cristallini ottaedrici è frequente ancora in certi
schisti cloritici o serpentinosi passanti a steaschisti.
Da quello che è a nostra cognizione lo stesso dobbiamo ripetere per i
minerali manganesiferi, in ispecie per la braunite a S. Marcello in valle
d’Aosta. Le rocce mineralizzate e la costituzione in veri banchi minerali
possiamo verificare evidentemente alla miniera di pirite a Chialamberto
in valle di Lanzo, a Sa Cristina sopra Ceres nella istessa valle. Ogni
giacimento minerale è accompagnato poi da un corteo di minerali litoidi
speciali quali cloriti, specie amfiboliche diverse, granati, sismondina,
gastaldite e tanti altri dei quali già abbiamo tenuto rapido cennno.
I
minerali di cobalto, nikel non si comportano diversamente, salvo
che per alcuni giacimenti speciali ove i minerali si annidano in fessure,
quindi sono di origine endogena dovuta ad acque fortemente mineralizzate.
Ritornando ora alla galena, questa insieme con altri sulfuri noi tro
viamo in vere accentrazioni non stratiformi ma ad ammassi in forma
zioni più giovani delle
arcaiche :
così nel
carbonifero
della Thuille tro
viamo un giacimento galenifero con pirite allo sbocco del vallone del
Rutor.
Nei terreni
triasici
non è rara la galena compenetrante i calcari se
micristallini, così in vai di Susa alla punta dell’Argentiera, al Séguret, e
nei calcari stessi cristallini della
zona delle pietre verdi
a Meana ed
Arnodera in vai di Susa trovasi la galena con calcosina, od almeno tro-
vavasi nell’antichissima miniera dei Saraceni. Ebbimo occasione nei nostri
studii di incontrare concentrazioni di galena in calcari grigi compatti
brecciformi
triasici
ad Issiglio in valle Chiusella.
L’oligisto è generalmente diffuso in scagliette brillanti ed in nidi sotto
forma micacea nelle rocce di diversa età, cristalline. Nell’alto però di
vai di Susa al Mélézet, in rapporto con rocce
carbonifere
o
permiane
,
abbiamo un vero
filone-strato
di ferro ematitico, che fu ed è ancor
oggidì utilmente escavato; desso ci ricorda molto bene i
letti di ferro
che i geologi americani segnalarono nelle rocce
archeane,
nel
carboni
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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