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DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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CAPITOLO II.
Assetto delle rocce delle diverse zone arcaiche, paleozoiche emesozoiche,
e rapporti di tale asetto colle particolarità orografiche.
1. La valle del Pellice.
Le valli alpine nel territorio provinciale torinese si mantengono in
genere normali all’andamento della catena principale, e siccome per op
posto le zone rocciose sono ad andamento parallelo, in generale, alla
catena stessa, così ne viene che le valli tagliano in tutto od in parte le
suddette zone.
Le sezioni condotte quindi parallelamente all’ asse delle valli sono
quanto mai opportune a mettere in chiaro rilievo la tettonica dei monti
e delle valli rispondenti.
Questa semplicità di disposizione delle valli per rispetto alle zone
rocciose la troveremo mantenuta mirabilmente per tutte le valli fino a
quella della Dora Baltea, ove la complicazione interviene per essere essa
incisa a traverso di due allineamenti di ellissoidi, tale complicazione
non è poi soverchia come vedremo.
Ciò che dicemmo per le valli a Sud di quella della Baltea non toglie
che in alcuni tratti di esse si presentino deviazioni, delle quali è però
facile riconoscere immediatamente la causa.
E cominciamo da Sud, dalla valle del Pellice. Questa dallo sbocco tra
Bibiana e Bricherasio risale ad Ovest fino a Villanova, e poi ripiega in
curva stretta a Sud raggiungendo le origini sue al M. Granerò. Secondo il
rilevamento del Gastaldi la parte, la maggiore, diretta Est-Ovest sarebbe
scavata nel gneiss
centrale
, ellissoide della Dora-Maira, l ’altra porzione
intaccherebbe la sovrapposta
zona delle pietre verdi
, e correrebbe in essa
inclusa e ad essa parallela; valle di
chiusa
per lacerazione ed erosione in
basso, di
comba
di erosione in alto. Per ben 17 chilometri dallo sbocco a
mezza via tra Malpertus e Villanova si estenderebbe la zona del gneiss
centrale
rispondentemente al
thalweg
della valle. Secondo poi lo Zaccagna
lo spessore di detta zona sarebbe ridotto a 5 chilometri e mezzo dal tor-
B
a r b iti
,
Geologia della prov. di Torino.
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