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alto di quest’ultima valle prima di toccare ai graniti

centrali

del M.

Eosa. Essa ci servirà puranche per uno sguardo generale che daremo

in seguito allo andamento delle varie rocce.

Scavata quasi completamente in questa zona, e nella parte sua emi­

nentemente calcareo-serpentinosa amfibolica è la valle Tournanche. Le

amfiboliti ovarditiche si sviluppano da Nus fino a St-Vincent rianno­

dandosi a quelle di Yerrès allo sbocco di valle d’Ayas; grandi masse

di amfiboliti granatifere alternano con masse colossali di serpentina, con

pietre ollari o rare intercalazioni di rocce micacee quarzose e gneissiche.

Queste però, ma più recenti, si sovrappongono ad oriente sul clinale tra

Valtournanche ed Ayas fino alle Cime Bianche in lembo salente dal

Sud Est. A monte di Valtournanche la zona serpentinosa amfibolica sale

lievemente e s’intercala a quarziti, a calcari cristallini al Château des

Dames, alle Cime Bianche, con pietre ollari granatifere e minerali di

rame e rialzandosi dolcemente ad Est Nord Est ed Est contro il M. Eosa

forma la base dei monti dalla Becca di Guin al M. Cervino, al passo

del S. Teodulo, ove affiora, del pari che nei monti tra detto passo ed il

Lyskamm. La formazione serpentinosa amfibolica con calcari è sormon­

tata da rocce micacee, cloritose, feldispatiche al M. Cervino, al Dente

d’Hérens che il Giordano riferisce come lembi del gneiss superiore che

quella ricopriva in valle d’Ayas. Il Giordano in un suo studio sul M. Cer­

vino inserto nel bollettino del Club Alpino Italiano, anno 1868, ha dato

una descrizione molto particolareggiata e preziosissima sulla costituzione

geologica della piramide del Cervino, e dei rapporti di essa con quelli

delle vallate finitime tanto in Italia quanto in Svizzera e ci segnalò una

potente massa di eufotide dai 3000 ai 3500 metri di altitudine. Noi però

non siamo completamente dell’avviso dell’egregio ispettore del E° Comitato

geologico d’Italia e del E° Corpo delle miniere ; riconosciamo l’andamento

indicato della zona calcareo-magnesiaca, ma crediamo che i monti ad

Ovest di vai Tournanche siano costituiti di questa istessa zona più in­

grossata per l’aggiungersi di più frequenti e possenti intercalazioni di

rocce micacee, quarzose, gneissiche come avviene per altre località nel­

l’ambito intorno della

zona delle pietre verdi

, le cui rocce variabilissime

hanno ineguale sviluppo da luogo a luogo e si sostituiscono nel percorso

della zona stessa. Il gneiss, di cui tratta il Giordano, parci provenire dallo

esterno della zona ed arrestarsi nel suo sviluppo alla punta a Nord del

Grand Tournalin. L’istessa zona procedendo ad Ovest va soggetta ad im­

poverimento di forme magnesiache ed arricchimento in forme micacee.

Non sapremmo poi, con tutto il possibile rispetto per le affermazioni

dell’egregio ingegnere, se pei caratteri loro i gneiss di valle d’Ayas e

quelli del Cervino e del Dente d’Hérens, procedendo all’Ovest, si pos-

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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