

lungi si scambierebbe con uno schisto cristallino, queste alternanze sono
dirette da Nord 56° Est a Sud 56° Ovest ed inclinano ad Est (30° Sud
di circa 35°.
Risalendo dal colle verso l’ Aiguille de Léchaud noi abbiamo delle
rocce schistose ardesiache, che si disfanno con grande facilità, costituendo
un terriccio fino e nero; non sono altro che degli schisti calcarei ric
chissimi di mica e molto fissili, e si trova questa specie di calcescisto
molto fissile e decomponibile con delle vere placche ardesiache ; succede
in alto un banco piuttosto potente di una breccia calcarea descritta nella
sua opera dal De Saussure e di cui ci occuperemo più specialmente.
Alla breccia calcare si sovrappongono i calcescisti sotto diversi aspetti
fino all’alto dell’Aiguille de Léchaud. I calceschisti del colle della Seigne
presentano le seguenti condizioni stratigrafiche.
Direzione Nord 45° Sud-Sud 45° Ovest inclinazione di 33° ad Est 45° Sud.
In questo primo tratto di sezione noi possiamo distinguere tre zone
di rocce diverse: una prima zona costituita essenzialmente di rocce cri
stalline , specialmente di gneiss più o meno schistosi, rispondente questa
zona a quella degli schisti cristallini del Favre che stanno in rapporto
colla roccia protoginica della ellissoide del M. Bianco ; dessa zona forme
rebbe l’alto del clinale secondario fino alla Aiguille du Glacier. La se
conda zona sarebbe rappresentata dagli schisti argillosi,
liasici
secondo
Lory, ai quali si connettono calcari schistosi. Sopra delle quali rocce
verrebbero altri schisti e carniole e talcoschisti quarzosi a brecce calcari
che si attribuiscono al
trias.
A questa seconda zona una terza si sovrap
pone, a poche diecine di metri a Sud del colle della Seigne rappresen
tata da una potente formazione di calceschisti. Nella seconda zona noi
abbiamo rocce che meritano un cenno speciale. De Saussure descrisse
maestrevolmente la breccia calcarea e noi ne riporteremo le parole:
« 641. On rencontre sur cette route une quantité de fragments d’une
« brèche calcaire très singulière et en continuant de monter on laisse
« sur la droite, au-dessus du sentier, les rocs desquels se sont détachés
« ces fragments. On retrouve ces mêmes brèches dans la même situation
O
« sur la pointe opposée du col de la Séigne et dans l’Allée Blanche:
« je vais donc la décrire ici pour ne plus y revenir. La pâte de ces brèches
« est tantôt blanche, tantôt grise, et les fragments qui y sont renfermés
« sont les uns blancs, les autres gris, d’autres roux, et presque toujours
« d’une couleur différente de celle de la pâte qui les lie. Us sont tous
« de nature calcaire: tels étaient au moins tous ceux qui j ’ai pu ob« server; et ce qu’il y a de remarquable c’est qu’ils ont tous une forme
« lenticulaire très aplatie, et qu’ils sont tous posés dans le sens des
« feuillets de la pierre; on dirait en les voyant qu’ils ont tous été com-
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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