

Yeocene superiore.
Il
tongriano
si presenta però al Bricco immergente
con inclinazione assai forte a Nord sormontato da un forte sviluppo di
aquitaniano
fino ad Aramengo, ove si sovrappone una sottile striscia di
marne del
langhiano.
Ritorna più alto
Yelveziano
ampiamente svilup
pato in sella tra Aramengo ed il Bric di Cerrabello che si sovrappone
con inclinazione inversa al
langhiano.
Questo a sua volta nuovamente
poggia
sxùì’aquitaniano
che, senza interposizione del
tongriano,
si addossa
al
liguriano
con cave di calcare a Pareglio. Il
liguriano
qui forma una
zona assai vasta fino oltre a Piazzo, in anticlinale non ben definito sop
portante un lembo di
aquitaniano.
Oltre Piazzo l ’inclinazione si fa verso
la linea del Po colla sovrapposizione successiva
iéìYaquitaniano,
del
langhiano
e
àéìVelveziano
fino ai depositi
quaternarii
di Brusasco. Se
nella sezione precedente faceva difetto il
liguriano,
qui invece è il
bar
tornano
che non appare; se però la deficienza del
liguriano
nella prima
sezione era a considerarsi come vera lacuna locale, la deficienza del
bar-
toniano
nella seconda può dipendere dall’ essere questo profondamente
sepolto e mascherato dal più giovane
liguriano.
Intanto però la serie
cenozoica
è completa colle due sezioni, almeno
per i periodi principali delle formazioni
terziarie.
Risulta in conseguenza che la collina torinese, per la parte spettante
al territorio provinciale, è costituita alla sua estremità Ovest presso
Torino da un anticlinale diretto approssimativamente Est Nord Est, di
cui le rocce più antiche visibili sono del periodo
eocenico
, cioè del
bostoniano,
formante un’isola allungata a Sud di Gassino. Questa zona
di clinale non rispondente al culmine della collina, ma avvicinata al
Po è troncata da questo presso Torino; concorrono a formare la zona
clinale i terreni
oligocenici, tongriano
ed
aquitaniano
e si addossano a
Sud i piani del
miocene
e del
pliocene,
a Nord i soli piani
miocenici,
langhiano
ed
elveziano.
La zona clinale segue deviando ad Est ed Est Sud Est, risalendo il
versante collinesco ed occupandone la parte più elevata fino al valico della
strada tra Cocconato e Casalborgone, sempre rappresentata dall’
oligocene;
poi si divide in due rami l’uno scendente a Nord verso l’isola
eocenica,
liguriana
di Piazzo, l’altro a Sud Est verso l’isola parimenti
eocenica,
liguriana
di Marmorito ; i versanti esterni del doppio clinale ed il solco
tra le due branche sono occupati da terreni più giovani, con questo a
notarsi che, mentre a Sud si succedono tutti o quasi i piani superiori
a\Yaquitaniano,
a Nord invece il piano più giovane viene ad essere
Yel
veziano,
salvo però verso l’estremità scendente al Po dello sperone di
Verrua Savoia, ove si può riconoscere nettamente la presenza di un lembo
di
pliocene,
costituito da sabbie gialle agglutinate con numerosi fossili,
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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