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PARTE li — DESCRIZIONE GEOLOGICA
se in questo confluisce prima di versarsi nel Po ciò è dovuto al fatto che
il Pellice, come vedemmo nel precedente paragrafo, è rigettato a Nord
verso il lembo del suo proprio cono di deiezione, ed il Chisone invece
è rigettato a Sud per modo che i due corsi s’incontrano a poca distanza
dallo sbocco delle rispettive valli. A nostro parere è errore il fare il
Chisone affluente del Pellice piuttosto che questo affluente di quello.
La valle del Chisone attualmente non ha ghiacciai e scarsamente gla
ciale ancor doveva essere durante il periodo d’invasione dei ghiacciai, e
ciò presso a poco per le istesse ragioni portate in spiegazione per la
valle del Pellice. Infatti non ha un vero bacino originario, ma uno stretto
ed allungato solco non riparato da alte montagne a Sud ; la valle mag
giore affluente, quella della Germanasca, è ampia ma suddivisa in molti
valloni ancor essi poco ampii e scoperti a Sud; strettissimo poi lo sbocco
della valle principale si apre in direzione Sud Est, per ciò i venti umidi
rimontanti la valle padana non hanno agio di incanalarvisi, tenuto conto
anche di altre vallate più a Nord in condizioni favorevoli alla penetra
zione delle correnti aeree provenienti dall’Est e Nord Est. I venti del
l’Ovest e del Sud Ovest hanno già trovati verso Francia altri monti su
cui scaricarsi delle nevi.
Tuttavia un ghiacciaio del Chisone si formò e lembi numerosi
mo
renici
troviamo a cominciare dall’alto della valle tra la Troncea e Pat-
temuche, nel vallone di Sestrières, tra Pragelato e Fraisse e tutto lungo
le falde montuose da Usseaux fino a Pinasca, ove si ha l’ultimo limite
di discesa dell’antico ghiacciaio. A Perosa Argentina la formazione
mo
renica
è più sviluppata che altrove per il contingente ivi portato dal
ghiacciaio della Germanasca, di cui abbiamo le tracce nei numerosi
lembi
morenici
nel vallone di Pralì, di quello di Rodoretto e nelle
rocce arrotondate ed incavate in conche lacustri dei Tredici laghi sotto
il Cornour. Il ghiacciaio del Chisone non si elevava di molto sul fondo
della valle, salvo che a monte della curva di Usseaux, ove l’intoppo pro
dotto dalla costiera dell’Albergian causando rigurgito nelle masse gla
ciali queste obbligava a risalire in alto ; infatti sul versante ad Ovest
del Gran Mioul e dell’Albergian troviamo le placche
mormiclie
più ele
vate della valle principale. La ristrettezza della valle non ha permesso la
formazione di ampii bacini alluvionali ; tuttavia tra Perosa ed il Mala-
naggio, ove la valle è meno ristretta, le
alluvioni recenti
formano il fondo
di valle. Icalceschisti facilmente erodibili e sfacelabili hanno ricoperto
i versanti montuosi di abbondanti detriti più specialmente sul versante
dell’Assietta e del Fraitève, ma non si hanno veri ed ampii
clappeys
, piut
tosto ammanti di detriti minuti trasformati in terriccio.
Il
diluvium antico
si è formato, ma venne quasi completamente distrutto