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sopra Courmayeur ai piedi del M. Bianco dall’unione dei due rami ori-

ginarii, Dora di Ferret e Dora di Veni. Da questo punto di unione al suo

.sbocco nel Po ha un corso di 157 chilometri. Riceve dalla sua sinistra,

tralasciando i torrenti minori, il Buthier ad Aosta

(Baltegium

degli an­

tichi, donde il nome di Dora Baltea) che convoglia le acque della valle

del Gran San Bernardo, del vallone di Ollomont e della Valpellina;

il torrente di St-Barthélemy a Nus, che non parte dalla dorsale alpina;

la Marmore a Chàtillon colle acque di Valtóurnanche e del vallone di

Torgnon; l’Evantjon a Verrès dalla valle Challant-Brusson-Ayas; il Lys

o Hellex a Pont St-Martin colle acque della valle di Gressoney. Dalla

destra, la Dora della Thuille a Pré-St-Didier colle acque della valle

del Piccolo San Bernardo e del vallone del Rutor, la Dora di Grisanche

a Liverogne, la Dora di Rhèmes riunita colla Savara a Villeneuve; la

Grand Eiva di Cogne a Aymavilles; numerosi torrenti tra Aymavilles ed

Issogne; l’Ayassa dalla valle diChamporcher ad Hòne sempre nei limiti del

bacino di raccoglimento nella valle di Aosta; fuori di questo riceve ancora

da sinistra la Chiusella di fronte a Tina come corso di qualche importanza.

Viene in seguito a Sud l’Orco, che originatosi al colle Rossetto tra

Ceresole Reale e Notre Dame de Rhèmes sbocca nel Po un po’ a monte

di Chivasso con un percorso di 80 chilometri. Non riceve gran contin­

gente di acque laterali essendo tra suoi affluenti degno di menzione ap­

pena la Soana che gli porta da sinistra le acque di Val Soana a Pont.

Conviene però notare che forse ancora nei tempi storici prima di get­

tarsi nel Po l ’Orco riceveva il Mallone che raccoglie le acque delle

ultime digitazioni della catena secondaria tra la Stura settentrionale e

l’Orco. Ora questo torrente va considerato in lista con quelli di una

certa importanza sboccanti indipendenti in Po.

Viene terza la Stura settentrionale che raccoglie le acque delle tre

valli di Lanzo considerandosi come ramo principale quello più a Nord

per la Valle Grande di Lanzo. Questa si origina dal ghiacciaio di Sea,

e lo sbocco della Stura trovasi a 60 chilometri, presso Torino. Riceve

a Ceres la Stura d’Aia; presso a Germagnano la Stura di Viù o Chiara

cd appena sboccata nella pianura riceve a Lanzo il Tesso da sinistra

scendente dalle valli di Quassolo e Monastero e più in basso ancora a

Venaria Reale la Ceronda unita col Casternone. Fa seguito la Dora R i­

paria dai due rami originarii: l’uno, la Dora, scende dal Monginevro,

l'altro, la Ripa, dalla punta Rasin presso il colle d’Abries, sbocca nel

Po nell’abitato di Torino, con un percorso di 125 chilometri. La Ripa

riceve a Bousson il torrente di Thures, poi la Dora a Cesanne; più sotto

come Dora Riparia riceve la Dora di Bardonecchia ad Oulx, la Cenischia

a Susa essendo gli affluenti inferiori di minore importanza.

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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA